anno 1379. 21 catene di ferro ed ancorati da prova e da puppa : ognuno ora munito di fronte da un grosso sprone di ferro. Per maggiore sicurezza collocò lungh’ esso quella linea tre navi di alto bordo, montate da soldati c da arcieri. Tutti questi legni fece coprire di pelli fresche, per proteggerli dal pericolo d'incendio. F ortificaia così 1’ apertura del porlo, pensò il Pisani ad altre operazioni, per cui segregare dai luoghi, eli’erano in balia dei nemici il terreno ben munito c difeso. Fece perciò scavare attraverso l’isola una larga fossa e profonda, sul cui fianco settentrionale cosimi mi alto e grosso ramparo di pietra, sino a nascondervi la vicina badia di san Nicolò. Ed è questo il castello di Lido, che tuttora sussiste. Ne fu condotto a termine tutto il lavoro nel brevissimo spazio di quindici soli giorni: e marinari e soldati vi prestarono »nano indefessamente: lo stesso Pisani li precedeva coll’esempio. Di qua sino all’ isola di santo Spirilo fece piantare, a guisa di forte muro, una continua palafitta, che impedisse il passaggio nel lungo tratto di quella estensione a qual si fosse naviglio. Altri operari mandò nella laguna di Malamocco a fabbricare dinanzi a quel porlo un bastione ; fece affondare alcuni bastimenti nel mezzo del canale, per porre ostacolo a qualunque barca vi si fosse inoltrata; e colà mandò Jacopo Cavalli con le truppe che comandava, acciocché contendesse ai nemici ogni tentativo di progresso o di sorpresa. In simil guisa munì dalla parte di sanla Maria anclie il canale della Giudecca. Ed inoltre dispose per ciascun sestiere della città venti barche armate, comandale ciascuna da un nobile, perchè di giorno e di notte scorressero i canali di circonvallazione, ed esaminassero diligentemente lo stalo delle cose, e vegliassero a prevenire qualunque sorpresa. Gravosissime erano le spese, che per lutti questi lavori occorrevano ; né il pubblico erario valeva a sostenerle di vantaggio. Se ne cereo pertanto un ajulo nell’ accrescimento delle imposizioni sui cittadini. Si decretò, che tutto 1’ oro e 1’ argento dei privali fosse portato alla zecca, per convertirlo in monete, e che