LIBRO XVIII. Dalla morte del doge Andrea Contarini sino al termine DELLA GUERRA CONTRO FRANCESCO DA CARRARA. CAPO I. Elezione del doge Michele Morosini. Compiuti i funerali del doge, furono eletti, secondo il solilo, i cinque correttori della promissione ducale : eglino furono Leonardo Dandolo, cavaliere e procuratore di s. Marco, Giovanni Gra-denigo del fu Nicolò, Nicolò Romano, Pietro Cornaro procuratore, e Zaccaria Contarini. Stabilirono le correzioni seguenli : —Che i consiglieri debbano mandare ad esecuzione tulle le parti prese nel Consiglio maggiore e negli altri ; che il doge faccia compiere e dare esecuzione alle sentenze, entro il periodo di due mesi ; che il suo gastaldo, il quale non soddisfa entro il termine di giorni otto i creditori di quanto hanno ad avere per le sentenze contro i debitori, debba soddisfare sotto pena del quarto, nè gli si possa far grazia, sotto pena di lire 500, nè possa egli tenere presso di sè i pegni ordinarli dei debitori, ma stiano depositali nell’ uffizio ; che il doge, essendo obbligalo a fare degl’ imprestiti pel suo salario del dogado e per altri suoi beni sino alla somma di lire ventimila, ne faccia soltanto per lire dodicimila; che vacante il seggio ducale non si eleggessero notari di Venezia, se prima non siano stali esaminali de suffìcientia, scientia, vita e bontà, eccetto quelli della corte maggiore; che il doge tenga venti scudieri, senza quelli di cucina, mentre i dogi ne tenevano da prima venticinque, e siano di anni 20 in su e di 60 in giù, ossia non più giovani de’ 20 anni, nè più vecchi de’ 60 ; e tenga venti armature per loro, e dia loro il salario di quindici ducati d’oro all’anno, faccia fare due robe all’anno per cadauno, nelle quali spenda 12 ducati, e dia ad essi gli altri 3