ANNO 1381. 145 # olla Repubblica ventimila ducali, se ne restituirebbe quella somma, che legalmente si fosse potuta mostrare consegnata al comune di Venezia, lasciandole la libertà di ripeterne gli altri da quei privati, che gli avessero ricevuti. E perche il Carrarese pretendeva un’ altra somma di denaro, cui diceva avere sborsalo, costrettovi dai veneziani, a suo fratello Marsilio da Carrara, fu convenuto, eh’ egli non ne potrebbe pretendere il pagamento dalla repubblica : si annullò anzi c si cassò da quel trattato del 1373 1’ articolo, che aveva relazione ai beni di esso Marsilio. Siccome pure fu annullalo e cassato altresì 1’ articolo, per cui il Carrarese s’ era obbligato colla repubblica di Venezia a consegnarle la Casamalta, la Torre di San Boldo, e la Chiusa di Quero, nel caso ch’egli fosse divenuto in qualunque tempo padrone di Feltre e di Belluno. Le differenze in fine col patriarcato di Aquileja furono accomodate con tutta facilità, perciocché ambe le parti si contentarono che le cose fossero rimesse nello stalo, in cui trovavansi prima che incominciasse la guerra ; tranne, che la Repubblica di Venezia fece un’ampia rinunzia di dominio e di possesso della città di Triesle e dei castelli di Mocco e di Moccolano, e dei loro relativi lerritorii, ville ed appartenenze, sciogliendone gli abitatori dal giuramento di fedeltà e riservandosi il diritto di mercanteggiare liberamente in Trieste a tulto beneplacito dei negozianti veneziani. Quanto poi alle pretensioni del patriarca e della Signoria circa il dominio dell’ Islria si stabili, che ne fosse rimessa al papa la decisione. Gli storici nostri, egualmente che i forestieri, parlarono di questa pace ; ne portarono anche più o meno compendiosamente gli articoli : tutti per allro con notevoli varietà, nessuno esatlamentc e nella primitiva integrità. Ciò fuor di dubbio perché non ebbero 1’ opportunità di leggerne il documento originale. Meno inesatto di tulli gli altri fu il Chinazzo, scrittore contemporaneo : tutlavolla anche in esso trovasi qualche omissione. Ned inesatti soltanto, ma bugiardi altresì furono gli stranieri vol. v. 19