anno 1381. 197 seppe aver nome Andrea, n’ ebbe 70 contro 18, e non già 78 contro 11. Apparisce inoltre dagli stessi suffragi anche dei quattro soli da lui recati, che non lutti i radunati votarono esclusivamente o pel sì o pel no; ma taluni se ne astennero, i cui suffragi, secondo il linguaggio delle nostre magistrature antiche, dicevansi non sinceri. E infatti, stando anche ai numeri notati dal Darù, risulterebbe, che la somma totale dei votanti fosse stata di 89 per Giovanni Garzoni, di 83 per lo Cicogna, e di 86 per Nicolò Polo. Tutti dunque i radunali non diedero il loro suffragio o pel sì o pel no, ma taluni vi rimasero fuori. Or come potrà egli sapere cotesto valente storico, che non v erano cento votatori? Vuol egli vedere, se erano? e quindi come facilmente rimane smascherata la sua ignoranza? Si esamini la lista dei candidati testé recata, e si vedrà, che senza calcolare i suffragi non sinceri, i soli suffragi del si e del no ce ne mostrano più di cento. Per esempio: Giacomo Condulmer da s. Marcuola, n’ ebbe 69 di sì, e 35 di no, i quali danno la somma di 104 ; mentre per l’opposto la prova di Nicolò Dolce, che n’ebbe 44 di si, e 42 di no, i quali sommano 86, ci mostra palesemente, che 18 de’ votatori, al paragone del Garzoni, non diedero volo nè pel sì, nè pel no. Duoimi, per verità, di dover talvolta sprecare il tempo in simili digressioni, che mi allontanano dal filo della mia storia; ma la necessità di smentire i bugiardi racconti di siffatti slorici, cui la moda, piucchè l’intrinseco merito, ha resi autorevoli presso gl’ ignari, mi vi portò a mio malgrado. Ritornando pertanto a dire dei trenta eletti, ci fa sapere la cronaca di Marco Barbaro, che i loro nomi « furono pubblicati a » san Marco et a Bialto nel detto giorno di quatro Settembrio ; » e eh’ eglino « la mattina seguente a buon hora vestidi di scarlatto