UC) MBRO XVII, CAPO XIV. dopo fatta la pace. E perché la Signoria ha tolto due sue cocche (1) in una a carati 12 e I’ altra a carati 8 e mezzo, e i corpi di quelle farà di mestieri di consumare per utile della terra, dona la sua parte liberamente alla Signoria. E dona il prò di tutti i suoi imprestili, clic sarebbe di lire 5000 in tutto e d’ altri eh’ egli farà fino a guerra finita. E ultimamente co detti suoi figliuoli Giovanni e Nicolò e col lerzo, s’egli potrà, la parte sua potrà menare e altrel-lanti uomini d’arme con due famigli per uno fino a guerra finita, a tutte sue spese. Il qual Baldino mori. Giovannino da Ca da Zara quondam ser Luca, c Bernardo suo figliuolo, offeriscono le sue persone sull’ armata con un compagno per uno a sue spese finché durerà la presente guerra e di pagare uomini cento da remo per un mese, come paga la Signoria. Francesco Girardo quondam ser Giovanni, che sta in santa Fosca, offerisce lui con due famigli d’ andare sull’ armata a sue spese c la paga di balestrieri flO a ducati 8 al mese per uno per due mesi, e avanti tratto pagarli, e li terrà fino a guerra finita. E di lasciare il prò de’ suoi imprestili, eh’ è di lire 2000. E di prestare (i) Le cocche erano navigli da guerra, ■>? vano raggiunto di concave,e si conserva ed alcune volte altresì da carico. Così ed in qualche modo fra noi con quello poco anche col nome di navi rotonde, si chia- n diverso di coccia,che si dà ad alcune navi mavano que’legni, i quali non si movevano v da trasporto e da merci : egli le fa intro- che a vele, e non mai a remi. La loro co- « dotte fra noi molto avanti al secolo di cui struzione differiva essenzialmente da quella » scriviamo (sec. ~K.IV), ma qui vengono dei legni a remi, perchè erano assai più n poste, perchè appunto in questo secolo le corti, ed assai più elevati. Le cocche, tra le » troviamo nominate la prima volta. L1 e- navi rotonde, erano delle più grandi e n quipaggio di alcune di queste navi da robuste. Di questo genere di legni scrisse » guerra ascendeva alla forza di iooo uo- il dotto nostro ingegnere navale G. Casoni « mini, mentre le più comuni ne avevano ( Venezia e le sue lagune, pag. 210 della w 700 e spesso anche 800. « Per sentimento 1 part. del Voi. 1 ) : u 11 nome di cocca, di questo erudito archeologo u le cocche ” secondo l'eruditissimo nostro Gallicciolli, v furono i primi navigli sui quali abbiano « deriva da caucos, concavo; Girolamo Za- i veneziani applicate le artiglierie, essen- w netti, nell1 Origine di alcune arti ap- n do cosa certa che essi primi usarono sul » presso i veneziani, pag. /¡2, lo trae dal » mare le bombarde, battagliando alle al- m greco xadxto;, concavo, incavato, men- r» ture di Capo Alger,nel mare di Sardegna, n tre fino dai tempi ome rici le navi porta- w contro i genovesi, V anno i34q. »