anno 1582. 203 • della Cclcstia di donne monache conventuali, si accese di amore » di una monacha molto bella et modesta, la qual veniva alle fene-» sire con un’altra monacha amata dal suo compagno, la monacha » si dimostrava ritrosa se ben non potesse far di meno di non amare » li gentil costumi di inesser Andrea Contarmi. 11 quale alfm » scoperse alla monacha il fuoco che gli brusciava il cuore, et gli • lece inslanlia di concederli commodilà eli 1 si potesse con lei » ritrovare. Et quantunque prima gli denegasse, nondimeno a » persuasione della compagna sua, che le teneva ogni giorno ri-» cordato la buona sorte sua di liaver per amante un così raro » giovine, nobile et valorosissimo, fu contenta di consentire. Posti » gli ordini all’ hora deputala venne al monasterio et ritrovata la » monacha nel suo albergo, doppo le salutationi ella gli disse : Voi » sete pur venuto qui per adempir il voler vostro? Non sapete di’ io » sono sposa di messer Jesu Chrìsto, voletegli fare tanta ingiuria? » Udite queste parole il giovane tutto si commosse, et subito fin-» gcndo di haver lasciato in barella la scarsella et li coltelli suoi, » uscì dall’ albergo solo et venne nel chiostro del monastero, dove ■ era intagliato un Crucifisso grande, et nel passar suo facendogli • riverenza, vidde che ’I Crucifisso inclinando il capo gli fece se-» gno di ringratiarlo, come hora veder si può. Montato in barella » venne a casa et andò a riposare. Nell’ aurora gli apparve in so-» gno il Salvator nostro da lui conosciuto per le piaghe, che gli » vidde nel costato nelle mani et piedi. Il quale gli disse : Andrea, • xo ho ricevuto da te quell’ honore che desidero dalle creature del » mondo, che ’l nome mio sia da loro temuto et riverito. Io son astretto » ricognoscerti et honorarti: Sappi adunque che tu serai principe di » Vmetia. Et se ben per divina permission, per castigo di qualche tuo » peccato et de gli errori della città, nel tuo ducato patirai con la Re- • pubblica, quanto l’ habbia mai patito dalla fondatione sua fino al » presente, nondimeno mai non ti abbandonerò, anzi con l’ ajuto mio » supererai gl’ inimici tuoi et di loro riporterai tal vittoria che perpe-» Inamente sera celebrato il nome tuo. Et la repubblica veneta da