ANNO 1379. 55 perciò in pronto una conveniente forza navale per impedirne l’arrivo dal mare, senza diminuir punto le operazioni di difesa e di I offesa nelle interne lagune. Si accinse pertanto, chiuso il passo di Chioggia, a chiudere gli altri due di Bróndolo e del canale di Lombardia. A Brondolo non era tanto facile l’arrivare, perchè il nemico occupava ambi i lati del canale : questo braccio di mare ha poco fondo nel mezzo; ne ha di più lungo la riva : perciò era d’ uopo passare sotto il fuoco del nemico per condurvi i navigli, che ne dovevano chiudere il passo. 11 Pisani ne affidò l’incarico a Federigo Cornaro, il quale vi si diresse con quattro galere. I genovesi con quattordici gli e ne contrastarono l’intrapresa. Accorse Vittore Pisani con altre dieci per difendere quelle del Cornaro: fu dJuopo attaccarvi una zuffa,la quale fu ostinata e sanguinosa : nè poterono per allora i veneziani accingersi alla chiusura del porlo. Dovettero retrocedere e unirsi al grosso dell’ armata. Tentarono tuttavia di bel nuovo 1’ impresa, e poterono alfine costruire una forte bastia sulla riva opposta, verso Fossone : la presidiarono di mangani e di bombarde. E poscia un’ altra ne co-strussero nel luogo nominato la Lupa, circondala dal mare e ben difesa per ogni lato. E finalmente, in onla all’urlo dei legni nemici ed al fuoco di tutte le batterie della riva, anche il porto di Brondolo fu serrato. Tuttavolta quelle traverse piantate in fretta avevano bisogno di essere rassodale ben bene, acciocché potessero resistere e all’ urto impetuoso delle burrasche ed a qualunque sforzo dei genovesi, i quali erano perduti se non tentavano ad ogni costo di superarle. Perciò il Pisani, lasciando T armala nelle lagune rimontò colle sue galere il canale di Lombardia : lo ingombrò di grosse navi affondate: usci quindi in mare per san Nicolò del Lido, fece il giro dei porli e delle isole al di fuori ed andò a collocarsi dietro alle sbarre, acciocché intendessero i genovesi, essere loro impossibile qualunque uscita, senza e cimentarsi a rompere quei ben custoditi ripari