anno 1396. 247 sente tra il re d’Ungheria, l'imperatore dei greci, il re di Francia, la repubblica di Venezia ed il comune di Genova. Queste armarono promiscuamente una flotta di quattrocento galere : Sigismondo uni quante più truppe potè, aggiungendo a quelle, che aveva un buon numero di reclute frettolosamente raccolte : e ne sperava in seguito dalla Francia considerevoli rinforzi per quelle, che s’erano messe in marcia sotto il comando del duca di Borgogna Giovanni, conte di Ncvers c figliuolo di Filippo l’Ardito. L’esercito di questo principe francese sommava appena a diecimila uomini. Dicesi, che vi fossero mille cavalieri, accompagnati da grande numero di servitori e persino da cortigiane, c con tale apparato di prosunzione e di galanteria andavano queste schiere ad ingrossare l’esercito ungherese, radunato nelle pianure di Buda e composto di centomila uomini, tra cui sessantamila di cavalleria. Sigismondo si pose in marcia e passò il Danubio. La flotta veneto-genovese, comandata dal veneziano Tommaso Mocenigo, s’ era posta alla vela in sull’ aprire della stagione, nel 1396. Era entrata nell’Arcipelago, in cerca delle galere di Bajazet, colla risoluzione di combatterle, ma il sultano, meno forte in mare di quello clic lo fosse in terra, appena intesa la partenza della flotta cristiana, aveva ritirato tutte le sue navi nei porti principali, lasciando a quella ogni libertà di scorrere sulle acque, e concentrando invece tulle le sue forze a conservarsi la ottenuta superiorità sul continente. Per siffatte disposizioni la flotta cristiana non ebbe più nemici a temere, e perciò prese la direzione sua verso Costantinopoli, ove la ingrossarono alquanto le poche galere, di cui 1’ imperatore greco era rimasto tuttavia possessore. Pochi giorni dipoi si pose alla vela per occupare le bocche del Danubio e mettersi in grado di assistere all’ uopo T armata di Sigismondo. Questa per l’imprudenza e temerità dei francesi trovavasi in qualche discapito : imperciocché, sprezzando essi i consigli del re, il quale suggeriva una condotta bene ordinata e prudente, avevano seguito il loro duca all’ attacco di un castello c con la spada alla