136 * LIBRO XVII, CAPO XLII. guerra, siccome aveva fatto altre volte, sulla riviera di Genova. E considerando, che se i nemici avessero proseguito il loro corso nell’interno dell’Adriatico, avrebbero forse potuto sorprender Chioggia e farle danno, mandò a quella volta dieci delle sue galere, e colle altre quindici, che gli restavano, si avviò verso il Medi-terraneo. In pochi giorni vi entrò, sicché nel giugno fu anche alla vista di Porto Venere, ove i genovesi erano soliti a tenere un presidio di sei galere. E lo Zeno lo sapeva, e perciò mosse ad assalire per primo quel luogo. Tanto fu lo spavento, che ne provarono i capitani di esse al veder giungere così di repente la flotta nemica, che si diedero disperatamente alla fuga, ed andarono a cercar salvezza nelle acque di Genova. Le inseguì egli, ma rapidissime al corso com’ erano, non potè raggiungerle. Una soltanto, non valendo a star di conserva colle altre cinque, sviò verso il lido; i marinari saltarono a terra e l’abbandonarono sola e nuda al voler dei nemici. Carlo Zeno la prese ed appiccatovi il fuoco 1’ abbandonò in preda alle fiamme : poscia, giacché soprastava la notte, si ridusse co’ suoi a Porto Venere di bel nuovo. In sull’ albeggiare, diede il segno della partenza, e ripigliò il suo corso alla volta di Genova. Allargati, che furono alquanto i suoi legni, s’alzò coll’inoltrarsi del giorno una furiosa burrasca, la quale ridusseli quasi in procinto di andare affatto perduti sopra gli scogli, contro cui l’impeto dei venti gli spingeva : e tutti gli abitatori di quelle costiere erano accorsi sui lidi ed aspettavano ansiosi 1’ imminente naufragio, da cui era minacciata la flotta. Ma per buona Ventura, in sul mezzodì cessò alquanto l’imperversare della procella, e poterono i vogatori dar forza ai remi, e spingersi all’ allo. Ma sebbene il pericolo fosse superato, lo Zeno riputò prudente consiglio il prender porto dovunque fosse, per dar posa ai marinari e per ristorare i legni, che avevano alquanto sofferto. Entrò pertanto nel porto di Livorno, e vi si fermò quanto potè bastare al doppio bisogno della sua flotta : quindi si accinse a rimettersi in mare. In quel frattempo venne a sapere, che i genovesi, da lui lasciali