anno 1385-1388. 221 sentire grandi vantaggi. Questo principe aveva tutti i vizii, che accompagnano l’ambizione; ma non era punto amico del Carrarese. Ciò bastava, perchè i veneziani avessero a procurarne 1’ alleanza. La lega fu accettala : ne regolò il tratlalo Carlo Zeno, il quale godeva la confidenza di entrambi : lo si conchiuse il giorno 29 marzo 1388. 1 patii, olire a quelli esposti poco dianzi colle parole del cronista Barbaro, i quali regolavano il dominio dei luoghi da conquistarsi; consistevano in doversi porre sull’ armi uguale quantità di truppe dall’ una parte e dall’altra : ognuno, cioè, doveva levare un’ armala di mille cinquecento uomini d’ infanteria, di mille arcieri a piedi, di (recento arcieri a cavallo, e di cento uomini d’arme, con lulto il relativo corredo di vettovaglie, di artiglierie, e di munizioni. Francesco da Carrara n’ era al bujo affatto. Gli e ne fu dato avviso da Milano, ma non volle persuadersene. Non riputava egli i veneziani, secondo il suo modo di pensare, così inesperti politici da cooperare spontaneamente a distruggere una barriera, che gli siati di lui mantenevano tra i possedimenti della loro repubblica e le terre del principe di Milano. Nè d’ altronde credevasi in siffatta guisa gabbalo; tuttoché l’affare di Vicenza gli e ne avesse dovulo dare ogni sospetto, siccome gli aveva dato ampia materia di sparlare di lui presso tutti gli alleali suoi. Ne rimase però convinto allorché Giovanni Galeazzo gli diresse uno scrino del seguente tenore, all’ incirca. « Voi v’ ingannale, magnifico signore, se credette, che * non ci siano noti i vostri raggiri presso le differenti corti c le » vostre ingiuriose maldicenze contro 1’ operalo nostro. Abbiamo » saputo, che dicevate di noi cose orribili, nè mai avremmo potuto » credervi capace, non che di scriverle, neppur di pensarle, se » non ne avessimo toccalo con mano le incontrastabili prove. Non » d’ altri, fuorché da un nemico furioso, potevano derivare simili » eccessi. Quanto a noi, non sappiamo in qual guisa potessimo » avervi offeso. L’ unica nostra colpa fu di avervi assistito nella » guerra contro Antonio della Scala c di avere impedito la perdila