asno 1380. 81 » combattenti, i quali potranno molto maggiore circuito ili mura-» glia comodamente e con danno di chi gli assalisce difendere. » Eglino hanno alzati gli argini al pari delle mura e ne’ luoghi » più deboli fatto bastioni. Giudicate voi adunque che una città in » tal maniera fortificata, piena di tanti difensori si possa espugna- • re ? Io certamente penso, che quelli, i quali hanno questa confì-» denza, abbiano poca pratica della guerra. Se per la lunga spe-» rienza io ho imparato cosa alcuna, non solamente non veggo, » che noi possiamo in tal modo pigliare la terra, ma eziandio coli nosco che i migliori soldati clic abbiamo senza dubbio alcuno ci • capileriano male, di maniera che ne seguiterebbe vergogna, e i » nemici piglerebbero animo e diventerebbero più ostinali nel » difendere poi la città: e i vostri la perderanno e intiepiditi si » sbigottiranno; e questo è quello che partorirà il combattere la » terra che voi desiderale che con lanta prestezza si faccia ; o » questo sarà quel felice fine della guerra, al quale con lanla frolla » cercale di arrivare. Ma 1’ assedio, avvegnaché per T indugio » forse di qualche giorno possa parere alquanto tardetto, nondi-» meno egli vi promette la vittoria certa e salutifera. Voi avete » l’armata assai grande e accomodata e genti da guerra in abbon-» danza. Se le guardie sono adoprate diligentemente non si potrà • dentro Chioggia cosa alcuna portare, e lia necessario che i ne-» mici dalla fame restino oppressi. Non potrà certo uscire delle » mani voslre quella città, la quale è da tante armate, da tanti » eserciti, da tante genti per mare e per terra accerchiata : perciò » standovi a sedere e senza alcuna cosa adoperare otterrete la ler-» ra, e i nemici che vi sono dentro rinchiusi verranno tulli in po-» teslà vostra; li menerete prigioni, l’esercito vostro conserverete » senza offesa alcuna e acquisterete gloria senza rischiare pericolo » alcuno. Ma se vi rincresce, essendo afflitti per la lunghezza della » guerra e slancili per le tante fatiche e pericoli, sopporlale ed » aspettate ancora un breve spazio di tempo; considerate ch’egli é » meglio tardi salvarsi che presto capitar male, e niun tempo può vol. v. 11