anno 1381.	431
sarebbe consegnala la città <li Treviso con tulle le sue castella e fortezze ; ed inoltre pretendevano, che fossero restituiti, senza ve-run pagamento, tulli i prigionieri veneziani, e tutti quelli altresì, eh’ erano stati spediti in Ungheria e a Zara e tutti quelli ch’erano in mano dei genovesi : fosse pensiero suo 1’ ottenerne senza prezzo il riscatto. Volevano, che il Carrarese, ottenuta la città di Treviso e il territorio di essa, fosse obbligato a lasciare libero il passaggio
ai mercatanti veneziani, dietro per altro la relativa corrisponsione f*
dei dazi constfeli ; che licenziasse tulte le truppe eh’ egli aveva in suo ajulo, tanto quelle del re di Ungheria, siccome quelle dei genovesi. Al clic risposero i collegati, non doversi ciò eseguire finché il figlio del signore di Padova non fosse ritornato libero da Ferrara. Voleva inoltre la Signoria, ch’egli le restituisse il castello di Cavarzere tal quale lo possedeva ella avanti la guerra; e, per ultimo, clic s’intromettesse efficacemente presso il re di Ungheria, acciocché ai veneziani fosse concessa libertà di commercio, siccome per lo innanzi, nei porti di sua appartenenza, e che simile buon uffizio facesse presso la repubblica di Genova ed il patriarca di Aquileja ; che, non potendo riuscirvi, promettesse di non collegarsi mai più con alcuno di loro, nè mai più dare ajulo ad essi nè favorirli; non occultamente, non palesemente.
     A questi capitoli fu risposto, clic il Carrarese sarebbesi interposto a lutto suo potere per soddisfare alle domande della repubblica di Venezia; ma eh’ egli voleva da essa, olire a tulle le altre sue pretensioni, ollantaquallro mila ducati d’oro, cui affermava sé avere sborsali al patriarca per indurlo a questa guerra; ed inoltre altri venticinque mila ducati d’ oro, eh’ egli aveva somministrali alle ciurme dei genovesi allorché erano entrale in Chioggia.
    Ma dopo molte conferenze tenute tra gli ambasciatori, la pace non si potè conchiudere, perchè i capitoli non furono accettali a cagione delle nuove difficoltà, che insorgevano ora dall" una parte ora dall’ altra. Perciò gli ambasciatori veneziani furono richiamati a Venezia il dì 20 aprile, e così rimase sciolto il congresso.