anno i 581. 135 furono aggiunti provveditori Michele Sleno e Tommaso Mocenigo, uomini rispettabili, primarii tra i senatori e che dipoi diventarono dogi. Uscita dal porlo colesla flotta, fece vela verso la Grecia, ove, ricevuta da Venezia la nuova, che i nemici erano partili da Genova e si dirigevano a quella volta, lo Zeno si preparò ad affrontarli. Stabilì quindi alcuni legni leggieri e di rapidissimo corso, per cui mezzo esplorare le mosse di quelli, e lostochè ebbe notizia, che gli si avvicinavano, dispose in ordine di battaglia le sue galere ed avviossi incontro a loro. E quando fu loro d' appresso, diede il segnale dell’ attacco, a cui corrisposero i suoi con un pronto scagliare di dardi, di vereltoni, di parligianc addosso alle navi nemiche. Ma i genovesi, sia che si sbigollissero all’ impelo impre-vedulo, con che i veneziani gli accolsero, o che sospettassero di qualche inganno nell’ apparimenlo di quella flotta, quasiché fosse foriera di più numeroso naviglio, preparalo ai loro danni, ricusarono il combat (¡mento e si diedero velocissimamenle alla fuga. Comandò bensì lo Zeno ai suoi d’inseguirli; ma la somma rapidità e leggerezza dei legni di quelli concesse loro il vantaggio di non poter essere raggiunti dai nostri, le cui galere assai cariche e di costruzione più grave, non furono in grado di conseguirne l'effetto, tuttoché di grande lena ed a voga arrancata si affaticassero i marinari a riuscirvi. E così quelli fuggendo, questi inseguendoli giunsero entrambi sino alle acque di Ragusa. 1 ragusei erano in quel tempo amici dei genovesi ed abbor-rivano i veneziani; perciò somministrarono a quelli quante più galere poterono, e ne formarono una flotta superiore di mollo alla veneziana. Venne in cognizione lo Zeno, eli’ eglino, imbaldanziti per siffatto vantaggio, pensavano, anziché di venire alle prese colla flotta nemica, di spingere il loro corso sino a Venezia, ad assalire in casa loro i veneziani. Ma il sagacissimo capitano, con quella sua prontezza di spirilo, che Io aveva fatto superare per 1’ addietro ogni più diffìcile ostacolo, pensò al modo di sbigottirli e dislorli dal loro progetto. Risolse di render loro la pariglia portando la