1 Oit LIBRO XVII, CAPO XXXII. • qualunque altro nato da loro fosse posto in prigione a Venezia ; » che le robe andassero distribuite alle ciurme dell’ armala di » mare; che i soldati non genovesi, i quali si trovavano con loro, » lasciassero ogni cosa, fuorché le armi, e se ne andassero. • Roberto da Recanati, autore della congiura fu menato a Venezia, e fu impiccato in mezzo alle colonne della piazzetta. Così terminò la resistenza di Chioggia. I genovesi si resero, il di 22 giugno 1380: vi entrarono i veneziani vittoriosi e inalberarono la bandiera di san Marco. 1 prigionieri furono mandati tutti a Venezia: erano 4172 genovesi e 268 padovani : furono imprigionali nei magazzini di san Marco e di san Biagio : ma, dopo la lunga fame, che avevano sofferto, abbandonatisi rabbiosamente ai cibi, che loro vennero somministrati, vi morirono quasi tutti, a quattordici e quindici ogni giorno. Rimasero in Chioggia Saracino Dandolo, colla carica di podestà, e Carlo Zeno come capitano di arme ; vi fu anche lascialo buon presidio di truppe. Ai soldati da terra fu tosto falla distribuzione di una doppia paga, siccome loro era stato promesso. Compiute le quali cose, il doge, con tulio il suo seguilo, il primo giorno di luglio, si avviò con lietissima pompa verso Venezia. La Signoria aveva fatto preparare il bucintoro, che venisse ad incontrarlo solennemente sino all’ isola di san Clemente (1), e un altro naviglio più leggero gli fu mandato sino a Malamocco. Fin qui giunse da Chioggia sulla sua galera : qui poscia entrò nella barca mandatagli, c quando fu a san Clemente passò nel magnifico bucintoro, reso più magnifico dalla moltitudine delle piccole barchette, che tappezzavano la laguna e da cui mille e mille voci di applauso gli dirigevano i festosi cittadini. A san Clemente era venuto ad incontrarlo il vescovo di Castello col suo clero e col (i) L'editore delle Vite dei dogi ili Ma- Clemente, eh’ è un’¡soletta della nostra la- rin Sanudo, presso il Muratori, Rer. Ilal. guua, poco discosta dalla città, pose tripli- Script., toni. XXII. pag. 713 e seg., coniò esilmente san Chimento. il noni« di ma nuovo santo, e invece di san