LIBRO XVII. DALLI GUERRA DI CHIOCCIA SINO ALLA MORTE DEL DOSE ANDREA CONTARIM. CAPO I. Progresso elei genovesi nel golfo Adriatico. I tanti vantaggi, che Carlo Zeno aveva ottenuto sul mare contro i genovesi, erano un nulla al confronto dei danni e delle angustie, che soffriva la repubblica di Venezia nelle sue stesse lagune perle guerriere intraprese di quelli. Ho narrato, nel libro precedente (1), la strepitosa sconfitta, clic aveva sofferto la flotta veneziana nelle acque di Pola, per cui più baldanzosi tendevano a novelle e più funeste imprese i vincitori nemici. La repubblica di Venezia aveva perduto quasi tutte le sue forze marittime, nè le restavano che cinque o sei sole galere da opporre ad una flotta, che di giorno in giorno andavasi rinforzando nell’ interno del golfo. Imperciocché i genovesi, oltre all’averla rinforzata di quindici galere predate ai veneziani in quel combattimento, ne aspettavano altre quattordici capitanate da Pietro Doria, e con sì poderoso apparato dispone-vansi ad assalire Venezia nella sede stessa del suo principato. Non osarono per ajtro di farlo, se prima non ebbero sicura notizia dello stato dei nemici, e non furono pienamente informati (i) Pag. 448 del Voi. IV.