anno 1381. 157 nel golfo, erano stali avvertili dagli anconitani di tutte le sue mosse e de' suoi progetti su Genova; avevano perciò retrocesso per venire a difendere la loro città ; vi erano anche giunti ; avevano avuto notizia dell’ avvenuto di Porto Venere; e sulla supposizione, che 10 Zeno, ricoveralo allora momentaneamente in qualche porto, avrebbe ripigliato il suo corso verso Genova, avevangli preparato insidiosi agguati per torlo di mezzo. Avevano infatti mandato cinque galere a Porlo Venere, con ordine di finger precipitosa fuga, toslochè I’ avessero veduto apparire ; ed intanto ne avevano sparpagliato altre venticinque, con varii legni minori, qua e colà rimpiattate nelle tortuosità e dietro le rupi, di cui abbonda quella riviera, acciocché lo Zeno, perseguitando le cinque fuggitive, cadesse così nelle loro mani con tutta 1’ armata sua. Dei quali agguati non aveva avuto punto notizia lo Zeno : se li figurava bensì. Perciò preparossi a navigar cautamente. Si diresse di bel nuovo su Porlo Venere, e quando vi fu alquanto d’appresso, mandò quattro galere ad esplorare il luogo; e poiché sapeva, che quel porto aveva doppio ingresso, diede ordine, che due di esse andassero verso l’una e due verso 1’ altra foce. Le cinque galere genovesi, che vi stavano, tostochè videro apparire queste, finsero di fuggire : e di fatto 11 rimanente della flotta veneziana le vide ben presto al largo, che s’affrettavano con voga arrancala verso la riviera genovese. E già tutta la ciurma dello Zeno ad alle grida e con grande schiamazzo voleva che si desse dietro alle fuggitive. Ma 1’ esperio e prudente capitano s’ avvide, non doversi prestare credenza a quella fuga soverchiamente affrettala : impose silenzio alle sue genti, le richiamò all’ ordine e all’ obbedienza, e quindi fece dar segno alle galere esploratrici, acciocché ritornassero a lui. Due obbedirono; ma le altre due, le quali avevano oltrepassalo il confine degli ordini ricevuti, andate più innanzi, erano rimaste sorprese da tre navi genovesi, da cui atlorniate s’impediva loro il ritorno alla flotta. Tuttavolta i soldati di esse, confidati nella virtù e nell’audacia, fecero grande impelo, e, quasi per mezzo delle prore nemiche passando, si vol. v. 18