anno 1382. 201 vivo : e questa nel luglio del 1382 fu accresciuta sino a 20000 a chi lo desse vivo. E nel mese seguente il senato nostro scrisse alla comunità di Genova : « Abbiamo mandato quattro galere, capitano » Fantino Giorgi il cavaliere a Tenedo, e due carache, per avere » quel luogo e ubbidire a’ capitoli della pace. Però etiam eglino » vogliano a i suoi e in quelle parti dare ajuti ai nostri, se abbi-» sognerà, per aver Tenedo. » Finalmente, gli abitanti cedettero, e fu permesso loro di abbandonare l’isola e di prendere domicilio in Candía e Negroponte, ove fu loro assegnata una porzione di terreni uguale a quella, che possedevano in Tenedo, ed a chi fosse meglio piaciuto si concesse libertà di trasferirsi a Costantinopoli pagandogli in denaro il prezzo dei possedimenti che avesse dovuto abbandonare. Fu altresì pattuito, che nè il Muazzo nè chiunque altro avesse militalo sotto di lui sarebbe riputato traditore della patria per lo avere disobbedito agli ordini del Senato. E così terminò anche questo incidente, eh1 ebbe forza di prolungare alquanti mesi gli effetti della guerra di Chioggia. Col terminare di esso s’estinse ogni scintilla di nuove controversie e discordie. CAPO XLVIH. Morte del doge Andrea Contarmi: sue lodi. Intanto, sino dal dì 5 giugno 1382 era morto il benemerito doge Andrea Contarmi, dopo di avere posseduto in difficilissimi tempi il seggio ducale, per quattordici anni e quattro mesi. Fu pianto da tutti gli ordini dei cittadini ed ebbe sepoltura nel chiostro di santo Stefano « a presso la porta de la chiesa, dice la cronaca Sa-» vina (1), in una cassa serpentina: dopo per l’incendio del mo-» nestier fu tratto via e posto in una capella nuova da cha Conta-» rini, dove per avanti giera la sagrestia vecchia. » Ci fa sapere (i) Mss. inedito della bibliot. Marciana, clas. VII ilal., cod. CXXXIV, pag. 181. vol. v. 26