anno 1580. 73 proposto nell’azzardarlo. Egli voleva trai* fuori di Chioggia il nemico e costringerlo a battersi in campo aperto: e vi riuscì. Infatti, non sì tosto crasi impegnalo il combattimento, un denso fumo levato dalla torre del duomo dì Chioggia faceva segnale ai genovesi, eh’ erano nel monastero di Brondolo, di doversi preparare a combattere ; c questi con un simile segnale rispondevano a quelli e si disponevano ad avanzarsi. Carlo Zeno gl’ intese bene, e proseguì ad eseguire il suo piano di battaglia. Abbandonò l’assalto, fingendo di esserne spaventalo, ed avvicinossi presso il grosso del suo esercito, per disporre ed ordinare diligentemente le mosse da farsi: locchè eseguì con una prestezza maravigliosa. Considerò, che a tenore dei segnali, i nemici sarebbero venuti da due bande: divise perciò le sue genti in due corpi. Oppose a quelli, che venivano da Chioggia, tutti gl’inglesi, i francesi, i tedeschi ; e contro gli allri, che sarebbero venuti da Brondolo, sfilò un corpo di soli italiani: egli con un grosso numero di balestrieri e di altri soldati, di cui sapeva potersi fidare, si pose framezzo per essere in grado di dare ajulo, a tenore delle circostanze, all” una parte ed all’altra. Erano appena appena così ordinale le schiere dell’ esercito veneziano, quando in sull’ albeggiare del dì si videro e da Brondolo e da Chioggia venire incontro ad esse i nemici. Ma non comparivano già in una stessa maniera ; perchè quelli, che venivano da Brondolo, avevano libero ed aperto il cammino per la pianura del lido, e così potevano avvicinarsi schierati ad assalire i veneziani ; ed invece quelli, che venivano da Chioggia, essendo costretti a passare sul ponte, che attraversa il canale, non arrivavano sul lido aperto se non pochi per volta, e perciò dovevano di mano in mano aspettarsi per poscia mettersi in ordinanza schierati. Carlo Zeno, che a tulli questi movimenti aveva fatto attenzione, mandò senza esitare tampoco le brigate italiane contro i genovesi, che venivano da Brondolo, e le fece attaccare tosto la zuffa : trattenne le altre ferme ed in silenzio al loro posto, per aspettare che buon numero de’ genovesi, che movevano da Chioggia, avessero passato il ponte, vol. v. 10