H ( 6 LIBRO XIV, CAPO I. vedevano cogli occhi propri l’avviamento delle cose politiche presso le varie corti ove avevano residenza ; nè per l’importunità delle potenze belligeranti, che violavano di continuo con ostilità e con molestie la neutralità della repubblica ; nè per la vigilanza dei suoi magistrati delle provincie, i quali davangli giornalmente informazione dei pericoli imminenti, che minacciavano la politica sicurezza. E cosa maravigliosa da un lato, ma lagrimevole dall’ altro, come negli ultimi tempi, guastato il cuore di alcuni Savj del Collegio, prevalessero questi, con le loro perniciose opinioni, sopra i ragionamenti dei più de’ senatori, i quali, deposto ogni umano riguardo, consigliavano quelle misure, che sole erano adattate a salvare la repubblica dall’ imminente naufragio. Il perché non puossi negare, che Venezia non abbia avuto nel proprio suo seno i perfidi, che la tradirono, e che, sebbene fossero pochi al paragone degli altri, della cui probità, onore e talenti e patriotismo, non v’ è luogo a dubitare; tuttavia avevano saputo trovare il modo di trarre questi pur nell’ inganno, ora occultando al senato i più interessanti dispacci degli ambasciatori veneziani e dei residenti presso le varie corti, ora intercettando le comunicazioni degl’ inquisitori di stato, che rivelavano i più reconditi avvenimenti, ora vietando persino il tener discorso di guai, di timori, di pericoli. E cosi può dirsi, che la caduta della veneziana repubblica fu causala, anziché dalla tanto ripetuta sua decrepitezza, dall’infedeltà e dalla perfidia dei savj del Collegio, che, come io diceva testé, occultarono al senato quasi tutte quelle notizie, che avrebbero potuto scuoterlo dalla sua inerzia, ed indurlo a deliberazioni risolute. Dissero i detrattori maligni della nostra repubblica (ed abbiamo veduto con qual tuono stomachevole di sarcasmo l’abbia detto 1’ autore delle Memorie sloriche (1) suindicate ) eh’ era essa ridotta negli ultimi anni all’ estremo dell’ indigenza, dell’ ignoranza, della fisica debolezza militare : eppure 1’ erudito ed imparziale Tentori, il quale (i) Pag. 193 ed altrove: Ted. nel voi. preced. pag. 487 e seg.