anno 1762. 115 » per qualunque escogitabile motivo o prelesto il minimo dispendio. ■ E poiché tra le deliberazioni ineseguite vi sono pur quelle di » questo maggior Conseglio 1693, 22 Marzo, e 1709, 14 Maggio, » in materia di Pompe; e che sono aggiunte alla Promission du-» cale, con conseguenze di gravissimo danno allo Sialo dal non con-» tenersi li cilladini e sudditi noslri in quelle misure di moderazio-» ne, che ricercano li riguardi di una ben regolata Repubblica; però » sarà impegno del serenissimo Principe, che sarà dello, prender » cura anche di questo importantissimo affare. » E la presente sia stampata ed aggionta alla Promissione » ducale. MDCCLX1I. 28. Maggio. In Maggior Conseglio. » Importando alti riguardi della conscienza ed alla lulela che » aver deve ogni principe, perchè non resti ritardala la esecuzione » delle testamentarie disposizioni, e dovendosi perciò provvedere, » che per eccedente dispendio non si tralasci dagli eredi o commis-» sarj di far aprire e pubblicare le cedole e li testamenti ; questo » Maggior Conseglio per togliere ogni motivo d’interpretazione di » tariffe statuisce ; che ferme le tariffe delli serenissimi principi per « gli atti lutti della cancellarla inferior ed anche per la rivelazione » delle cedole per grazia, non debbano li cancellieri inferiori per » l’avvenire esigere nei casi di aprir e pubblicar testamenti, in luoco » de nodari morti,che la mercede,che perle pubbliche leggi avreb-» bero esatta li nodari, che averanno rogati li testamenti e cedole, » se fossero ancora in vita. » Sopraintendendo poi sua Serenità alla cancelleria inferior, » dove nascono tanti alti e particolarmente sono custodite tante vo-» lontà de’ testatori, resta la medesima raccomandata alla sua vigi-» lanza, perchè dalla eccedenza de’ ministri non restino pregiudi- • cati li sudditi e difficoltato 1’ aprirsi le cedole e testamenti ; al » qual effetto dovranno gl’ inquisitori, che sono e saranno prò tem-» pore eletti nella vacanza di dogado, indagare sopra la materia e