97 ristora da faccende più serie, con questo caro diletto di far nera la carta bianca con righe di varia lunghezza o misura, in coda alle quali egli accortamente appiccica una rima che cerca talora per ore ed ore, e gli si mostra sempre; rubella. Ma ahimè con quanto piacere la rag-giugne ! La sua sodisfazione è sì grande che vuol versarla nel sen d’ amici e nemici. Ei va sempre armato, imbottito ne’ suoi versi, e li trae fuori e li legge a quanti incontra per via. Talora a cagione di questi medesimi versi (oh gran bontà delle genti!) è invitato a pranzo fuori di casa. A cinque ore si pone in dosso 1’ abito delle feste, la cravatta bianca solenne, e si mette in via con la canna in mano e l’ultimo sonetto in saccoccia. Nelle case che Io desiderano, eh’ hanno questo singolare amore per la buona poesia, il poeta di società è accolto come un nume, come un ente superiore ; vien presentato a tutta la brigata e salutato pel primo poeta di Venezia e tutto 1’ estuario. Egli è festeggiato, careggiato, blandito ; gli uomini lo abbracciano, e le donne si mettono in contegni. Ma il servo annunzia la zuppa. La conversazione si mette a tavola, e il 7