ANNO 1752. 37 » MDXI. IV. Octobris. In Consilio Dcccm. » Cimi interventi! sapientum utriusqiie manus lecla fuit suppli-» catio: — Instan. Serenissimo Dominio et excel. Dominis, et che » trasferii! ai servigi d’essa, e avessero il n nome di cavalli leggieri. Certamente o n c1 inganniamo, o P appellazione di Strati tioti non venne comune a codesto genere » di milizia, se non quando i Veneziani n presero ad assoldare in quella, anche « Greci da tutte le provincie circostanti di ii Grecia sottoposte all1 imperio della re-ii pubblica, lasciando loro il nome mede-ii simo che hanno in patria (Guicciardini, ii Stor. Ital., lib. II) dove tanto significa i> stratioto, quanto in Italia, milite, llche ii succedette probabilmente fra il 1470 e ’1 11 1^73 ; perocché del tempo che i Vene-i! ziani cominciarono la prima volta a con-11 durre Stratioti nulla dicono, eh1 io sap-11 pia, gl’ isiorici. Ben puossi argomentare 11 da quanto è riferito da Spandugino 11 (Commentarli dell'origine de'Principi 11 Turchi, ecc. II, p. 52 ), cioè come il vali loroso Pietro Mocenigo (che poi fu doge), 11 succeduto al capilano dell’armata Nicolò 11 Canal (1/570), acquistato il Peloponneso 11 e volendo delle crudeltà de'Turchi pren-i! der vendetta, levò sull’armata alquanti 11 cavalli leggieri di varie parti della Gre-11 eia soggette a’ Veneziani ; e con quello 11 ingrossato esercito corse e saccheggiò 11 tutti i luoghi marittimi signoreggiati da n Maometto. Ld è pur da considerare che v> prima di questo tempo ( se non erriamo) 11 nessun scrittore usò il nome di Stratioti. t> Ora eglino, componendosi di Albanesi, m Greci, Spalalini ed altri, si dislingueva-n no, non per diversità di uffizii, ma di r> nazione, dai cavalli leggieri propria-vì mente deltij i quali erano Italiani (Guic- 11 dardi ni, St. Itallib. Vili. —Daniele 11 Barbaro, Storia dal 1512 al i5i 5; in più 11 luoghi), lì, a questa distinzione aggiugne-11 vasi P essere i soli fra tutti gli eserciti di 11 terra, che fossero comandali da un nobili le veneziano. Non è poco quel che si 11 legge dell' animosità e prodezza loro sìn-11 golare. E benché nelP arte del combat-11 lerc non avessero certo ordine nè mi-11 sura, e, più che in altro, nel corso dei 11 cavalli fidassero, pur tuttavia correndo e ii lanciando continuo, quando dinanzi, 11 quando di dietro, incontro alPoste, ora 11 assalendo le scorte de’ saccomanni e delle 11 vitluaglie, ora predando erompendo le i> vie (Guicciard., lib. Vili), avevano dalla 11 parte loro più volte la vittoria. Incredi-11 bile poi la loro destrezza; per la quale 11 non solamente varcavano monti altissimi 11 e fiumi profondissimi nuotavano, ma 11 con astuta temerità trasporlavansi e na-11 scondevansi nel grembo de1 nimici aspo-11 gliare. Maraviglioso, fra gli allri, quel 11 greco giovanetto, che nel combattimento 11 fra Veneziani e Tedeschi in Friuli (i5io), 11 stando a cavallo lanciava con tanta fieli rezza, che dalP un lato alP altro trapas-n sava i cavalli e abbatteva gli uomini. « (Luigida Porto, Lettere storiche). E 11 destrissima sopra flutto e mirabile la gioii stra di parecchi Stratioti sull’ agghiac-11 ciato canal grande della città armali con 11 lancie e a cavallo ( 1^9* ) (Bembo, lstor. 11 Venet.,lib. I.— Carrer, Anello di sette 11 gemme, p. 200 e 229). Onde per queste e 11 simili valentie erano considerati quasi « come il nervo delle fanterie veneziane. i>