150 LIBRO XLV, CAPO XV. CAPO XV. Trattato tra l’ imperatrice Maria Teresa e i veneziani sull’ uso delle acque del Tartaro. Un argomento di scambievole convenienza tra la repubblica di Venezia e l’imperatrice d’Austria, fu la distinzione dei coniini segnati dal fiume Tartaro nei territorii mantovano e veronese, ed i diritti dell’ una parte e dell’ altra sull’ uso delle acque medesime, e di lutti gli altri fiumi, che in esso venivano a scaricarsi. Perciò furono incaricati particolari commissarii e matematici a farne diligenti investigazioni, ed a stabilirne giudiziose deliberazioni. Dopo gli studii occorrenti, fu conchiuso un trattato in Ostiglia il dì 25 giugno 1764; ed a questo un ahro ne fu aggiunto a’19 giugno 1765, dei quali il risultamento è contenuto nell’editto, che d’ordine dei due governi fu pubblicato per gli Stati relativi. Per parte del-l’Austria, ne fu incaricato il co: Paolo de Sylva, e per parte della Repubblica, Andrea Tron cavaliere : gl’ ingegneri furono Nicolò dei Baschieri, ten. colonnello ed ingegnere, ed il cherico regolare barnabita Francesco de’Regi, pubblico prof, di Matematica, per parte dell’ Austria, ed Antonio Gioseffo Rossi, pubblico matematico veneziano, per parte della Repubblica. Io mi astengo dall’ esporre qui le minutezze di ciascheduno di essi, perchè troppo a lungo ne andrei (1) : mi limiterò a dare il testo dell’ editto comune ad ambi i territorii, perchè fu questo come il codice idraulico di quelle provincie ; non inutile anche adesso a chi ne potesse avere interesse. Esso è del tenore seguente : (i) 1 due (.rullali, coi relativi allegali ecc. ecc., turouo stampali in Veroua nel 1768 coi tipi di Ramauziui.