364 LIBKO XLVII, CAPO VI. « Conseggio, Collegio, Magistrato ed offizio elicmi continuo, e con » pena, eccettuati soltanto gli eletti e non parlili, ne possino rifiutare t sollo le pene comminate conlro li rifiutanti ambascerie a tesle co-» ronate, nè venir dispensati se non col metodo dalle stesse leggi » prescritto. » Gli eletti doveranno durar nel carico 10 mesi, nè saranno in » questo frattempo provati a reggimenti ed altri carichi di fuori con » pena, ma potranno bensì restar nell’ offizio, conseggio, collegio o » magistrato in cui si trovassero ed essere anche reeletti allo stesso, » quando non fossero impediti dalle leggi. » Incombenza dei Correttori doverà esser di versar e proponer » sopra il regolamento dei viveri ed altri generi di prima necessità, » con avvertenza di conciliar li riguardi dell’ erario al maggior ben » della nazion. » Principal base poi del costume essendo 1’ educazione, dove-» ranno li correttori meditar c proponere quegli stabilimenti, che » confluir potessero al miglior profitto della patrizia gioventù, e sarà » lor cura altresì il proponere, quanto riputasse più adattato a pro-« muovere il miglior bene dei patrizj, nei modi sempre praticati * dai nostri sapientissimi progenitori, nè lasciaranno parimenti di » proponere quanto con viste di avantaggio alla nazion e al popolo » trovassero opportuno intorno allo stato attuale del clero, come » pure intoriio agli ospitali e luoghi pii ed alia tanto plausibile casa » di correzione. • Finalmc/Uc versar doveranno li correttori sopra il numero, » disciplina ed emolumenti del ministero per esibire quelle propo-» si/ioni che riconoscessero più opportune al pubblico servizio ed » al vantaggio dei sudditi. » Uscir non doveranno li correttori fuori delle sopradette com-» missioni, ma potranno bensì, tanto uniti, come separali, prodursi » al Maggior Conseggio ed al Senato, secondo, che riconosceranno » richiedere la qualità delle loro proposizioni. » A quest’ oggetto pertanto resta permesso l’ingresso in Senato,