424 LIBRO XLV1II, CAPO VII. Tutta la flotta, all’annunzio di un tanto infortunio, fu presa da profondo dolore, perché in lui riveriva il suo esperto condottiero, ed ognuno lo amava come un padre affettuoso. L’ ordine di Malta misurò il danno colla rimembranza dei servigi resi a tutta 1’ Europa frenando i pirati e proteggendo il commercio: perciò il gran maestro di quei cavalieri ne volle onorare la memoria, ordinando solennissime esequie. Ne fu imbalsamato il cadavero, che poi, domandato dalla repubblica all’ordine di Malta,fu trasferito a Venezia,ove compianto da tutti fu onorato di nuove solennissime esequie. I nipoti gli eressero un monumento, pregiato lavoro dello scultore Ferrari Torretti; la repubblica gli fece scolpire onorevole cenotafio, opera di Antonio Canova. Stava il primo nella chiesa de’ Servi, dove riposavano le spoglie degli antenati di lui; ma di là fu poscia trasferito a quella di san Martino, donde finalmente a quella di san Biagio di Castello, eh’ é la chiesa della militare marina. Doveva essere collocato il secondo nel palazzo ducale; ma invece, come in luogo più convenevole alla memoria di un prode guerriero da mare, fu posto in una sala dell’ Arsenale. Fu anche dello, che l’Emo finisse i suoi dì per veleno : ma questa diceria è pienamente smentita dalla diligentissima relazione medica dell’autopsia praticata sul suo cadavero. Del resto il suo nome era in benedizione, anche vivente lui, presso i popoli ovunque avesse avuto occasione di trattenersi. Ne sia prova, che ognuna delle isole dell’Arcipelago lo voleva a suo proiettore, e che il giorno, in cui dava fondo in alcuno dei loro porli, era giorno di tripudio e di festa. L’isola di Zante si distinse coll’ offerirgli una medaglia d’ oro del valore di ottanta zecchini, la quale portava l’epigrafe : Qvod et nvper Nvmidas EXTERRVIT, PIRATICA REFVGIA, ARCES, DELVBRA, CONFLAGRAVIT, DELEVIT, opt. svo Mvnic. Patrono Zacyntiivs D. D. D.mdcclxxxvii (1). (i) Questa medaglia, in epoca non ri- gradimento. Ved. Di Angelo Emo e delle mota da noi, fa regalala all' imperatore sue geste, dissert. stampala in Padova nel Francesco J} che raccolse cou assai di ag- i836, scritta da Antonio Meoeghelli.