12k LIBRO XLV, CAPO XIII. » colma il mio spirito di profonda confusione, e la penetra d’ umi-» lissimo riconoscimento, nel che se tutta intiera consumassi la vita » in fatiche per servigio di V. S. non però sarei giunto a mostrar- * glielo in menoma parte ; e 1’ altra mi persuade e costringe a met-» tere ogni sforzo d’industria per soddisfare quanto meglio mi sia » possibile all’ importanza dell’ uffizio, alla favorevole aspettazione » di VV. EE. ai quali eccitamenti crederò anche da lungi dar mano » coll’ usar in ciò il benefizio medesimo di far dimora nella più gran » Corte del mondo, procacciando perizia nelle cose de’ Principi e » conseguentemente un qualche lume di quel politico accorgimento, » che infonde 1’ anima alla storia e la solleva sopra le narrazioni • volgari. Ciò non ostante di tanti aiuti, che ci vorrebbono a con-» dur bene l’impresa confidatami, di un solo ardirò parlare assicu-» ratamente, cioè d’ esser io libero da passioni e non preoccupato » da verun di que’ pregiudizi, che corrompendo l’animo degli Scrit-» tori, fanno che si corrompano le verità delle cose narrale. Onde » V. S. e cotesto Eccelso Consiglio possono costantemente promet-» tersi e tener fermo, che, se Dio mi concede vita bastante, ne » uscirà se non altro sincera Storia e spassionata qual si conviene » di fare a chiunque ne assume il pensiero, ma soprattutto a chi lo » intraprende per pubblico decoro e sulla fede de’ pairii e solenni » documenti, a’ quali pure veggomi accordala 1’ onorevole prero-» gativa di sopra intendente. Tutto che poi le occupazioni del pre-» sente ministero non sieno per concedermi comodità di ozio da » impiegare in un’ opera, che vorrebbe tranquillità di mente e se-» rie di studio continuato : nulladimeno cercherò, che non passino » senza fruito neppur questi mesi, che avanzano a mettermi a’ piedi » di V. S. e nel mentre che andrò formando 1’ apparato de’ primi » tempi, drizzerò altresi i miei voti alla Divina Provvidenza, affin-» chè gli anni venturi non cessino di raccogliere alla Repubblica » avvenimenti felici, i quali mi porgano bella e vantaggiosa male-» ria, se fin là conducendo la Storia mi avvenga una volta di rag-» giungerla. Ecco, Eccelso Consiglio, qual sia il mio animo circa