264 LIBRO XLVII, CAPO V. » mi stesso de aver pur in qualche maniera supplido al mio dover. » El parlar davanti a un tal rispettabile consesso, al mazor della » Repubblica me ha reso timido, tremante, for de mi stesso. Me ba-» sta de aver giustifica dalla imputazion de innobbedienza la sere-» riissima Signoria ; imputazion, che se la fosse vera, la sarave certo » grave e pesantissima al mio animo. Se occorrerà ulteriori passi, » se i sarà necessarii al ben, se dipendenti dalla volontà del sovra-» no, no se recrede de obbedir, se se fa gloria de farlo : ma non se » carichi della più negra imputazion omeni onesti, che ha almanco » la volontà de ben servir el so paese. El valor de sto cittadin voi, » che sia proposto, tempo otto zorni. Mi no so cosa dir: se le crede, » che otto zorni basti per maturar una proposizion, le lo diga e ob-» bedircmo : ma se le vede per sé impossibile el ridurse coll’ altre » gravissime incombenze otto zorni soli de tempo, no le ne formi sta » legge. Pronti per altro, quando le l’abbia fatta, a eseguirla. » Applaudì il Maggior Consiglio alla schietta ingenuità delle parole pronunziate dal Bragadin ; ma non si acquietò il Contarini, avendo in pronto altre ragioni per cui e difendere sé stesso ed insistere sulla necessità di riformare i disordini. Salì egli perciò di bel nuovo sull’ arringo, ed espose alto numerosa assemblea le sue opinioni, così dicendo : « Non mette 1’ umiltà mia in contingenza i corpi, che adoro, e » per i quali conservo la più profonda venerazion. L’ eccitamento » del dì S decembre non denuda 1’ eccellentissimo senato dei suoi » diritti, noi ghe tol 1’ economico, noi lo spogia della so autorità » d’eccelso ; anzi el spenderla tutto el so sangue, la so vita nel coo-» perar a conservar a sti augusti corpi quell’ autorità, dalla custodia » della qual dipende la conservazion della Repubblica. Ma, eccel-» lentissimo signor, intendemo i modi e le forme, che diventa i me-» todi non variabili, custodi del governo. Quando se delibera affari » de economia, allora spetta Jal messe al senato. In tutte le altre » assegnade facoltà 1’ eccelso Consiglio de X ze delegà. Ma questo n ze un andar fora de question. La me staga in question. La senta