anno 1780. 261 » A salvezza de sto coniando de 545 voti non sinceri, autenti-» cita nell’ importanza del gravissimo affar, devo umilmente rivol-» germe alla serenissima Signoria eccitandola a dar una proposizion » al Mazor Conseggio nel termine de otto zorni, e non più, perchè » cambiandose i eccellentissimi Capi ai ultimi de sto mese, più » tempo no ghe ze. Dal Mazor Conseggio se spieghi la so volontà » coi voti non sinceri, e questi comandi, che nel termine de otto » zorni sia proposto, e ai esteri, al popolo, al cittadin, a tutti sia ma-» nifestato T impegno per far eseguir la so sacra, religiosa, inaltera-» bile promessa aulenticada dalla sua autorità. » Il discorso del Contarmi poneva in certa guisa in islato di accusa la Signoria in faccia al maggior Consiglio. La componevano in questa occasione i sei consiglieri : Gerolamo Ascanio Molin, Anzolo Boldù. Ferigo Foscari, Zuanne Bragadin, Francesco Falier, Alvise Morosini, ed i tre capi di XL superiori : Pietro Benzon. Marco Balbi. Carlo Zen. In questo giorno faceva le funzioni di consigliere di settimana Zuanne Bragadin in luogo di Ferigo Foscari, ch’era ammalato; sicché toccò a lui questa volta rispondere al Contarmi : e rispose con le parole, che qui trascrivo : « Fatalità dei tempi per mi dolorosissima de dover montar su » sta renga, la qual me ha sempre fatto terror, ze quella giusta » confusion, che dipende da un umiliante conoscimento de mi stesso » e delle qualità che per presentarse al serenissimo Mazor Conseg-» gio me manca : Gnente manco ghe voleva, perchè qua fossi tratto, » che la sopravenienza del mal all’eccellentissimo Foscari, ch’era » disposto a risponder, e la fisica malattia dalla qual nel momento,