141 lissimi certo a vedersi, cui piacciono, ma non troppo nò svizzeri, nò pastorali. Ora se questi signori fanno sì gran capitale delle lor barile e sì poco della verità e della scenica convenienza, che loro non regge il cuore di farne ad esse abbandono, che non si risparmiano anche la briga e il disturbo di trasvestirsi, non compaiono a dirittura nei loro panni, in Kirie p. e. o in Rodo, che certo con questi freddi che fanno sarebbe cosa ass§i comoda ed anche assai men dispendiosa per l’impresario ? In queste cose tanto vale peccare in un punto che in' cento, e si toglie il vedere così frapponendo agli occhi un fuscello come una trave. J3è il merito del canto avesse solo a valere, a che il Bagnara dipinge sue scene, l’illuminatore nasconde i suoi lumi, il macchinista fa le sue macchine ? Il teatro si trasporti in Ridotto, 1’ avremmo anche più a buon mercato. E a dire che quella buon’ anima del Demarini aveva fino al pensiero d’impolverarsi gli stivali, quando fingeva d’ essere in viaggio, e s’inzuppava di vera acqua le vesti se aveva ad essere ammollato ! Ma così si va innanzi, l’amore dell’ arte dee andar ' • sopra all’ amor dei mustacchi. Gli uomini vai-