140 IL PROCLAMA DELLO CZAR PIETRO IL GRANDE Gesù, che i Turchi, questi barbari persecutori della Chiesa del Cristo e della fede ortodossa, questi ingiusti conquistatori d’imperi e di paesi, questi distruttori feroci di Chiese e di Monasteri, non sono contenti di aver conquistato l’Impero greco ma cercano anche di estendere il loro ter- ritorio non più con la guerra, ma con la perfidia e l’iniquità. Hanno sedotto i poveri e gli orfani prendendoli sotto la loro protezione e trattandoli in seguito come il lupo tratta le pecore. Hanno disperso il gregge cristiano, hanno messo ingiu- stamente sotto il loro potere molte provincie, ora le devastano con un’odiosa tirannia e costrin- gono con violenze di ogni genere i cristiani ad abbracciare l’islamismo. « I Turchi conoscono i successi che abbiamo riportati per grazia di Dio, e temono che noi strappiamo loro le provincie che governano ini- quamente, e che corriamo a soccorrere i cristiani che gemono sotto il loro giogo. E per questo che si sono dichiarati per il Re di Svezia : ci hanno dichiarato la guerra senza motivo, hanno messo in prigione il nostro ambasciatore a Costantino- poli e meditano di assoggettare il resto del gregge di Cristo. « È a cagione di queste ingiustizie che noi siamo risoluti a riunire le nostre forze e il nostro esercito e quelli degli altri principi cristiani, pre-