anno 1780. 385 diede maleria alla mia storia di questo lempo. Io invece sono d’avviso, che molti argomenti di utilità se ne possano quinci trarre, sotto varii aspetti, considerevoli tutti ed importanti per 1’ attuale condizione della repubblica nostra, nello stato particolarmente delle minaccevoli convulsioni politiche, che sempre più da vicino le andavano preparando funesta caduta. E primieramente mi cade in acconcio il notare la profonda cognizione, che avevano que’ nobili veneziani delle patrie leggi, anche le più antiche e recondite ; la maravigliosa loro prontezza di saperie applicare ai varii casi ; la sagace eloquenza, la scorrevole fluidità del parlare estemporaneo ; doti per verità difficilissime a trovarsi in una stessa città in tanta copia di personaggi. Imperciocché, sebbene chi saliva il primo sull’arringa si fosse già preparato nell’ argomento su cui imprendeva a discutere, non cosi poteva dirsi di chi, lui sceso, vi saliva a rispondergli. Né di poca importanza io reputo i lumi, che a quando a quando nelle recate concioni ci si esibiscono, intorno a varii punti di veneziane leggi nella civile economia, nelle domestiche costumanze, nella politica amministrazione dello stato, nelle complicate particolarità e attribuzioni delle varie magistrature. Sul ceremoniale stesso delle primarie adunanze ci vengono qui accennate curiose discipline, che nel loro complesso concorrono sempre più a mostrarci la profonda sistemazione dello spirito repubblicano negli animi dei più ragguardevoli ed assennali patrizi. Ma nel medesimo tempo altra considerazione ci si manifesta d’ altronde nel complesso di tulle queste discussioni ; considerazione spiacevole e foriera di considerazioni ancor più funeste. Io scorgo in esse, nè mi sembra di errare, malaugurati germogli di uno spirito di contrarietà e disunione tra i padri della patria, per lo quale, riscaldandosi sempre più nelle adottate opinioni i differenti partili, vengono fomentate le scambievoli antipatie, le private avversioni, le crescenti tendenze al guadagnarsi proseliti, onde vincere, piuc-chè nell’ applicazione degli opportuni rimedi ai comuni bisogni,