366 LIBRO XLVII, CAPO VI. • lo che produce la sensibile dannosa diminuzione dell’ interno ed » esterno commercio ; sopra tutto poi per il rialzamento dei prezzi, » sbilancia il sistema economico di quasicché tutte le famiglie patri-» zie e suddite nostre. » E tuttoché per la evidenza di tali veri principii si debba » credere, che li magistrati ed offizj a ciò destinati si abbiano con » le autorità lor ordinarie adoperato per frenarne gli eccessi, ciò • non ostante 1’ esperienza fa conoscere con grande afflizione di » di questo Maggior Consiglio, che gli efietti non corrisposero alle • rette intenzioni dei cittadini che vi presiederono, e che anzi riu- • scirono contrarj allo spirilo ed alla mente della Repubblica nostra, » clic fino da più alti secoli provvide, perché conobbe, che dalla » temperanza dei dispendj dei cittadini e sudditi sorgeva la parsi-» monia legittima principal madre delle virtù repubblicane. • Questo Maggior Consiglio scorgendo dunque, che a tal essen- • zialissimo inconveniente non abbiano potuto opporsi con buon » successo le varie magistrature sopra ciò istituite da lui medesimo » e neppure le alcune altre con retto fine dal senato formate ; dal » che siano nati maggiori gli sconcerti o per la moltiplicazion dei » ministri o per li giurisdizionali confini non abbastanza separati e » chiari delle autorità demandategli. Perciò è ferma volontà di que-» sto Maggior Consiglio l’andarvi incontro al disordine e ripararlo » con quei modi e metodi, che furono di tratto in tratto adoperati » da maggiori nostri quando si avvidero, che un qualche disordine » alterar poteva li buoni effetti della consistenza del composto ari-» stocratico formalo dalla virtù loro; E però » L’andar;*. Parie: Che de presenti siano eletti cinque onorevoli » nobili nostri di virtù e di esperienza col titolo di correttori dei ca-» pitolari dei magistrati, li quali non si cacciassero fra loro né per » parentela, né per casada, e possino esser tolti da ogni conseggio, » collegio, magistrato ed offizio edam continuo e con pena, eccettuali » gli eletti e non partiti, né possino rifiutare sotto le pene commi-» nate contro li rifiutanti ambasciarie a teste coronate.