anno 1780. 289 > vedendolo eseguido, i dirà : i signori Veneziani o sono pentiti o • sono imbarazzati. I sudditi vedendo la Parte proposta, non presa • ( sia permessa libertà de parlar a chi con zelo se ze prestà al ser-» vizio della so patria ) i sudditi dirà, Cosa sarà de mi ? El Mazor » Conseggio non confida più nell’ eccelso, nel senato, nella Signoria. • Qual' angelo tutelar del cielo me avvisa delle conseguenze fatalis-» sime ? Oh Dio ! Mai più la repubblica ze stada in tanto pericolo. » Ei Mazor Conseggio ha confidà ai corpi rispettivi la sua sicurez-» za; el Mazor Conseggio più no se fida de sti corpi ? Sii corpi ha » da esser abbandonadi in quella parte, che li mette in un’ aspetto » onorevole, quanto maggior, tanto più glorioso al Mazor Conseg- • gio ? Possibile, che in tal frangente se cerchi de andar con retti- • ficazion platonica! Ghè i disordini? 0 i corpi, ai quali dalla pro-» posizion ze demandà el proveder, li regola, o no. Se i li regola, • avremo ottenudo l’intento. Se no, ghè sempre el zelo cittadin. » Non mancarà al Pisani de stimolar, senza che ghe sia la necessità » adesso de vegnir ai estremi espedienti in quel che riguarda la in-» terna polizia. Ghe raccomando la causa pubblica, le prenda la • proposizion, e se mal la fu difesa, le lo perdoni alla mia insuffi-» cienza con quella carità, che poi supplir alla mancanza dei talenti » e de cognizion. » Un bisbiglio universale susseguì le parole del consigliere Fo-scari, e per qualche poco di tempo tenne sospeso il corso delle discussioni. Era bensì montalo sull' arringa nuovamente il Pisani ; ma fu costretto a starsene silenzioso finché la calma sottentrò nell’ assemblea e tutti si furono ricomposti all’ attenzione. Allora prese egli a dire : t Non stanco a lungo el serenissimo Mazor Conseggio, compa-» risco invità, obbediente ai comandi della serenissima Signoria. • L’eccellentissimo Foscari m’ ha invità a dichiarir, cosa domando. » Se non lo spiegasse, chi de vostre eccellenze giustamente no me » rimprovererave ? Rispondo, che col bossolo rosso non sincero VOL. XII. 37