91 XVI. NON ISTUZZICARE GLI ARTISTI (*).' I pittori o gli artisti non erano pazzi od allegri ai tempi di Bruno e di Buffalmacco soltanto : questi strani e bizzarri cervelli si son sempre dati e si danno, e pare appunto che il signor Alpirandi abbia assunto l’obbligo di mantenerli qui in questa tal nominanza, tanta ha dovizia di facezie e di sali. Imperciocché ora gli salterà in capo il grillo di spacciarsi a’ forestieri per calzolaio, e manderà loro a casa le scarpe fatte al bulino ; ora entrerà in qualche pubblica adunanza, poni caso, a mezza una orazione, e si farà a quistionare coram po-pulo con 1’ oratore : or segnerà i suoi lavori col nome dei monelli delle contrade e ne farà onore, esempli grazia, a Piero Matto : egli ha in somma la testa piena di ghiribizzi e follie ; quantunque da lunga ora avesse ad essere già sonata la campana del giudizio, nè abbia troppi argomenti da ridere in casa. Se non che (*) Gazzetta del 4 novembre 183”.