206	LIBRO XLV'I, CAPO Vili.
» chiese con la celebrazione delle mansioncrie in esse fondale, e
•	con 1’ assegnazione almeno d’ una messa alla giornata in quelle
•	che fossero affallo deficienti, ed avrà cura di procurare, che agli » individui soppressi non manchi possibilmente la messa quotidiana, » dando preferenza agli stessi per quelle messe, quali in qualunque » modo disponere possi la cassa Opere pie.
     •	Rispetto a collegi di studio, che esistono in Brescia, in Veli rona e Bellun, e che dovranno essere egualmente soppressi, ben » intendendosi l’Aggionto con li rispettivi rappresentanti per l’in-» terne providenze, che necessariamente si ricercassero : sarà suo » impegno di fare in modo, che sia noto alli genitori dei giovani, » che ivi s’ attrovano in educazione, di prendere le misure neces-» sanamente sollecite per togliere li giovani medesimi dal luogo » soppresso.
    » E riguardo alle scuole, che si esercitavano a commodo comu-» ne, se la circostanza della stagione fa che queste in ora siano » chiuse, non lascia però di essere molto importante il pensiero » della sostituzione almeno provisionale, che si attende entro il ter-» mine di mesi due dalla conferenza proposla, sin tanto che siano » presi que’ statutarj melodi, che sono contemplati negli anteriori » replicati decreti.
    » Tra li quali essendo espressivo più chiaramente li desiderii » e le sollecitudini del Senato quello 5 Settembre 1772, che riguar-» da l’educazione della gioventù singolarmente patrizia, con più » ragione deve credersi, che la comandata conferenza non tarderà » ulteriormente il frutto delle pressate applicazioni nell’ essenziale » importante proposito ; li riguardi e le conseguenze del qual ecci-» tano la maturità pubblica a dichiarare, che vederebbe con molto » suo dispiacere prevenuto il corso di 6 mesi dalla produzione di
•	quei studj, che devono incominciare un’ opera giustamente inte-» lessante le cure del Principe, ed in cui il Senato spiegò l’assenso » suo di convertire porzione delle rendite della cassa Opere pie, come » in cosa per ogni riflesso contemplata tra queste la più singolare.