22 LIBRO XLV, CAPO III. eleggere nuovi cappellani. La Scuola presentò bensì ai Provveditori del comun, perchè non poteva sottrarsene., la domanda per ottenere il consueto mandato ; ma la loro domanda era espressa con una forinola dissimile dall’ usata dei tempi addietro. I Provveditori, sull’ appoggio delle leggi precedenti e delle sentenze recenti, respinsero la domanda, e dichiararono, doversi eleggere i cappellani sulle forme prescritte dai decreti del 1554 e del 1542 del Consiglio de’ X. Ostinali i greci nelle loro pretensioni, presentarono allora nuove istanze al pieno Collegio ed all’ Avogaria, per essere ascoltali, c perchè all’ elezione recente si concedesse 1’ approvazione : ma il loro ricorso al pieno Collegio fu rigettato a pieni voti ; e dinanzi agli Avogadori si trovarono a petto del loro arcivescovo Melezio Tipaldo, di parecchi altri dei loro nazionali, e di un ministro dei Provveditori, i quali insistevano perchè avesse effetto la deliberazione del magistrato, e 1’ elezione dei cappellani si facesse a tenore delle condizioni volute dalle leggi. Del fatto intanto fu portata notizia anche al senato, il quale decretò, che la controversia non dovesse agitarsi per le vie del foro, ma fosse affidata ai savii ordinarii del Collegio. Questi dopo lunghi esami la trasmisero al Consiglio de’ X, il quale, con decreto del 1708, riconfermò le leggi del 1554 e del 1542 vietando espressamente, che all’ uffizio di cappellani si avessero mai ad ammettere sacerdoti scismatici, e comandando quindi, che la Scuola non potesse mai venire alla ballottazione se non di quei sacerdoti, che avessero comprovato ai Capi de’ X di essere stati esaminati ed approvati, come cattolici, dal patriarca di Venezia o dal nunzio apostolico, secondochè s’è detto di sopra; ed anzi, che se taluno, dopo di essere stato eletto a cappellano, si seoprisse macchialo di errore nella fede, avesse tosto ad esserne deposto, a cura e responsabilità dagli stessi Capi. Pronunziato questo giudizio, ne fu intimata ben tosto al capitolo greco 1’ esecuzione : ma, sebbene tre sacerdoti vi si fossero presentati, muniti delle volute attestazioni di ortodossia, la Scuola, quasi per rappresaglia, li rigettò. Allora, con apposito decreto, i tre Capi