anno 1732. li corrispondenza Ira quello e la corlc papale: vi s’ intromise il cardinale Carlo Rezzonico, ben accetto ad ambe le parli, cd ottenne, che il senato, senza rivocarle ( al clic non avrebbe inai acconsentito) continuasse nella precedente sua trascuranza di non costringerne i sudditi ad obbedirvi. Che vi entrassero poi in questo affare l’abate di Bemit, che ambiva il cardinalato, c l’ abate di Villesocalf. .. pur ora provveduto di una ricca abazia pel patrocinio della Santa Sedia, lo dice il Darò, e lo dice per le ragioni altrove accennate; di voler, cioè, far comparire la Francia benefica e protettrice alla repubblica. Ma qual bisogno v’ era della mediazione di due ministri francesi, mentre un cardinale veneziano, aderente per la dignità del suo grado alla corte romana, e per l’amore di patria alla repubblica di Venezia, sapeva con più efficacia maneggiare le ragioni dell’ una parte e dell’ altra ? Fatto è, efie 1’ affare rimase sospeso non per soli quattro mesi, come dice il Darà, ma dall’anno 1755, in cui si cessò di parlarne, sino al 1758, in cui fu esaltalo al soglio pontificio il summen-lovato cardinale Rezzonico. CAPO HI. Della colonia de' greci dimoranti in Venezia. Gravi controversie sotto il governo del doge Francesco Lorc-dan insorsero per diritti, clic pretendevano di avere nella loro chiesa di san Giorgio, i greci dimoranti in Venezia. Ciò mi porge occasione a narrare 1’ origine ed, almeno compendiosamente, le vicende di cotesta colonia orientale, che da più secoli è stabilita nella nostra città. Anche prima della caduta di Costantinopoli, occupala dai turchi nel 1453, molti greci mercatanti eransi trasferiti in Venezia, come a tranquilla e commerciale stazione, e con essi molti anche del clero: ciò Ira il 1400 c il 1457. Ma la repubblica, gelosa mai sempre della purezza della fede ortodossa, non acconsentiva sì prestamente, eh’ eglino vi esercitassero i sacri riti ; anzi un decreto del