anno 1780. 291 » i capitolari, tutte le leggi. La nostra repubblica ze assae antica ; • non basta la vita de un omo. La nostra proposizion senza un so-» lìsma no la ze impenetrabile a modo del Pisani. Manca per fata-» lità della question un benemerito cittadin, che ghe poderave assi-» curar, che moltissime Parte, lette, prese, e eseguide, ze eguali in » tutto, in semplicità e nella forma, alla proposta. Questa ha riflesso • alla costituzion della repubblica. Semo in una proposizion in ari-» stocrazia. La Signoria no ze un corpo divinatorio, o che possa » alterar la costituzion della repubblica. Noli’ entra nei occulti de-» siderj dei eccitamenti. Le pressidenze no dev' esser zogade a ar-» bitrio de chi se forma delle private repubbliche. No podemo ser-» vir a sta condizion, no poderessimo portar altro ; e se saremo » costretti, no saremo in costituzion. Avemo zurà le leggi, e dovemo • eseguirle a costo della vita e col sangue. L’ho già ditto : materie » de statano se ha da trattar accademicamente e polemicamente con » le carte e con storie o con esempj ; ma coi principj della politica » e colla forma del governo. » Terminate queste parole del Foscari, si venne ai voti ed ebbesi un risultato, che domandava cangiata la proposizione in questione (1). La Signoria adunque ne modellò un’ altra, la quale in capo a ventiquattro giorni fu presentata al Maggior Consiglio. Essa era espressa nei termini seguenti. » 1779. 20 Febbraro (2). In Maggior Conseggio. * Quegli oggetti importantissimi d’ interna polizia di governo, » che persuasero l’autorità di questo Maggior Conseggio a manife-» stare la ferma volontà sua, che avesse ad accorrere con ogni mag-» gior sollecitudine all’ emergenti pubbliche esigenze, chiamano in » ora la sapienza del Consiglio medesimo a determinare quei modi, » che analoghi essendo alla costituzione ed all’ armonico sistema, 0) Quella, che ho portato nella pag. 267. (2) Ben s'intende, more veneto', cioè del 1780.