282 LIBRO XLVII, CAPO V. » comodo del discorso risponderò prima al prestantissimo cittadin, » che venero, che stimo, che adoro, come fosse mio padre, e darò » poi una breve rispettosa risposta all’ eccellentissimo conseggier » Bragadin, che m’ha onora. » Dopo lunghi mesi de diffamazion finalmente un cittadin parla » de cose, che noi conosce, con cuor finto e mire concertade e in-» dirette; l’eccita e noi forma una proposizion? Horrendum! Dopo » de lui, invece de lui, concertato con lui, un altro cittadin domanda » quel che noi sa, con fin indiretto, con cuor oscuro, irrequieto, el » fa passar, sempre opponendo, de deliberazion in deliberazion. » Finalmente arriva un cittadin su sta renga. El voi, eh’ el Ma-» zor Conseggio nel bossolo verde col so'voto scarti la proposizion » per 1’ effetto, che altra no ghe ne sia portada. Eccellentissimo Si-» gnor come vorla desfar un giudizio? Bis in idipsum non judicalur. > Cosa ha detto el Mazor Conseggio l’altro zorno ? L’ ha volsudo * una proposizion in Mazor Conseggio e su questo ze seguido giu-» dizio in acerrimo contraditorio. Ella ha tasudo e 417 voti 1' ha » decisa. Ella voi che no se fassa gnente ; ella voi donca coi voti » verdi in ancuo desfar sto giudizio. » Fini inonesti! Se domanda senza saper che? Da quanto in » qua un eccitante porlo propor dalla renga ? Non merito tal colpa, » nè tal accusa ; me pregio d’ onesto cuor, de fini retti ; e se ho » parla, ho sempre cerca de salvar da novità la nostra costituzion. » Nell’ affar dei corrieri, m’ ho opposto a delle fatali novità al-» teranti i diritti dei corpi, ho presservà in tutti i loro privilegi, le » loro dignità al mio zelo appoggiade. Nell’ affar daziale, ho impeti dido una novità disgustante i corpi e la nazion. Nella question » delle strettezze, ho preservà nel loro vigor le leggi. Nell’ affar dei » ebrei, se ho fallà, 1’ ho fatto con 1’ onesto fin de opporme a una » novità. In questo, oppono a una terribile novità. Ho ditto P altra » volta, che se avessi scoperto la proposizion solo illusoria, averave » tasudo, aspettando dal tempo el rimedio ai mali reali, che ne al-» flige : ma che rilevandola nova, che dà all’ eccelso Conseggio