133 voiM, un di que’ tali, di cui Orazio diceva che passano il mare, e s’ udranno fino alla posterità più remota ; ed or passano a Londra e a Parigi, che in questo almeno hanno bisogno ancor dell’ Italia, e ci rubano i migliori cantanti; ma non può negarsi che in essa non abbia pur qualche bellezza, che si noterà anche meglio nelle susseguenti rappresentazioni, perchè d’ un genere più dilicato e affettuoso che forte o sublime. Dove ci pare che la composizione abbia difetto è nella parte dell’ armonia, dell’orchestra. Invano, si cercherebbe in tutto lo spartito un passo che destasse quel caro fremito di compiacenza e diletto del bell’accompagnamento, Con cui animò p. e. il duetto dèi prim’ atto fra la donna e il tenore, o 1’ aria di quella nella Lucia l’immaginoso Donizetti. In questa parte il Persiani è un po’ trasandato, disadorno ; la sua musa, ci permetta di dirlo, poiché un buon consiglio fa più profitto sovente che la cieca lode senza consiglio, la sua musa da questo lato è un po’ sterile, e si sa che non ha terreno per quantunque sterile e ingrato, che non si fecondi con l’arte e l’industria. E questa è pure 1’ opinione dei