m NIKSCICH Montenegro era in pace con la Turchia, la guerra era in permanenza. Il menomo incidente dava luogo a vere battaglie fra le truppe del Sultano e le bande di cinquanta, cento, duecento montene- grini che da un giorno all’ altro varcavano per conto proprio il confine e sorprendevano qualche accampamento, prevenendo una mossa aggressiva di qualche reparto di truppe ottomane. Le donne anche li erano il più efficace aiuto dei monte- negrini. Vive ancora a Nikcich una vecchia che durante l’assedio coraggiosamente potè più d’una volta uscire di soppiatto dalla piazza assediata, e portare al campo montenegrino informazioni preziose e persino munizioni tolte dai magazzini turchi. Grazie ai folti boschi dei suoi dintorni, Nikscich fornisce ora agli altri paesi del Monte- negro quasi tutto il legname che prima veniva con assai maggiore dispendio dalla Dalmazia. La difficoltà delle comunicazioni fa sì che tuttora il legname sia dovunque una materia prima re- lativamente assai cara. Ma è pur da avvertire che essendosi costruiti appositi carri per il trasporto di quel prodotto, ed essendo ora le tavole prepa- rate in una fabbrica fondata da poco nei dintorni di Nikscich, il prezzo è in questi ultimi anni sen- sibilmente scemato. Intanto, a Cettigne, per esempio, che è fra i