380 LIBRO XLVII, CAPO VII. > abbia quella fermezza, che ne ha resi potenti e forti. Amemose, » agiutemose, agiutemo la repubblica che cosi agiuteremo nu stessi. # Non ho mai in vita mia professa odio e rancor contro chiunque. » Se vegnirà alcun a presentarse da quella renga a dir una cosa » bruta), per erronea che la sia non lo odiare* ; l’è abbastanza ca-» sligà dalla disapprovazion del sovrano, e dal reprobo delle balle. » Questi ze i veri modi de sostener la Repubblica. Temè i omeni, e » mollo più i vostri cittadini. » Queste parole del doge produssero tale effetto di commozione e di applauso nell’ intiera assemblea, che la proposizione di lui e dei consiglieri fu accettata con pienezza di voti (1). Accettata che fu, nuovi applausi e battimani ne coronarono la felice riuscita. Fu perciò stabilito, che nel di medesimo, eh’ era il di 9 maggio, si procedesse alla nomina dei cinque correttori decretati. Venti dei più ragguardevoli soggetti furono adunque proposti, dei quali per mezzo delle ballottazioni legali due soltanto furono scelti. Perciò fu d’uopo radunare il Maggior Consiglio anche nell’ indomani per venire alla nomina degli altri tre: ed in questa seconda riduzione ne furono proposti altri venti, dei quali nessuno rimase aj provato. Bensì il solo Carlo Contarmi aveva ottenuto più ancora dei suffragi occorrenti : ma poiché nella sua ballottazione si trovò un considerevole numero di balle più che non fosse il numero dei votanti, perciò tutte queste, a tenore delle leggi, furono calcolate come altrettanti voli negativi. Radunatosi quindi una terza volta il Maggior Consiglio, nel dì 11 maggio, prima d’incominciare le ballottazioni fu fatta intimare da un secretano per ordine del Consiglio di X la lettura di una legge, che comandava a ciascheduno dei votanti di trattenersi fermo a votare nel proprio suo banco : la quale precauzione fece rimanere nei limiti della legalità 1’ adunanza. Ventitré soggetti erano stati proposti in questo terzo esperimento ed alla fine vi vennero eletti i tre, che ^i) Quella, che ho portalo nella pag. 365.