ainno 1762. 127 » pur ve ne sono, niuna sarà per riuscirle nuova. Ma sia come si » voglia, avendo V. S. presagito bene del mio libro, non mi è più » lecito di averne cosi bassa opinione, come n’ ebbi in passato. E » se non altro, certamente le sarà caro il vedere, che questa città, » stata sempre figliuola della Santa Sede, e impegnatissima ne’ van-» taggi del nome Cristiano, sia messa in bella vista anche in pro-» posilo di Letteratura, e che non cede essa punto a verun’ altra » d’ Italia, se non forse d’ ora innanzi alla felicissima sua Patria, cui » la S. V. à procaccialo cotanto splendore con la sapienza del suo » Pontificato e con la dottrina degli scritti, che le altre tutte le ri-» marranno gran pezza addietro. Ma 1’ entrare nelle lodi di Lei, » Beatissimo Padre, sarebbe impresa maggiore per me dell’ opera » stessa, che umilmente le presento. Intanto recandomi a gran ven-» tura di poter con tal mezzo rassegnare a V. S. la mia profonda » venerazione, mi prostro al bacio de’ suoi Santissimi Piedi. » A questa lettera, di cui, come di prezioso giojello, ho voluto ornare le mie pagine, il dottissimo pontefice rispose affettuose parole di lode al Foscarini, nel tenore seguente : • Il p. Lombardi ci à presentato il di lei libro, e noi l’abbiamo » ricevuto ben volentieri, avendo desiderato di averlo e di vederlo : » per lo che rendiamo a lei, che ce lo à trasmesso, le dovute grazie. » Nel libro, che già abbiamo in buona parte scorso, si ritrovano * due cose, eloquenza e scelta erudizione. L’ eloquenza ci era nota, » avendo avuta la consolazione di sentire più volte l’Autore parlare » con noi, ora in complimento, ora per affari, ed avendo con nostra * ammirazione conosciuta la felicità del dire nell’ uno e nell’ altro » capo. Avevamo altresì buona opinione della di lui erudizione, ma » non avevamo avuta congiuntura d’ averne prova. Il libro è quello » che ci fa vedere quanto sa 1’ Autore, di qual calibro sia la sua » letteratura, quanto il suo impegno per la sua inclita patria, fortu-» nata per avere un cittadino, che dà notizia di tanti uomini illustri » per letteratura, che essa à generati. Agli uomini, che nulla fanno, » sembra piccola cosa il ricavar notizie dai monumenti antichi ;