LIBRO XLVIII. Dalla spedizione di Angelo Emo, sino al riconoscimento della Repubblica Francese. CAPO I. Condotta della repubblica di Venezia nei primi tempi della rivoluzione di Francia. La prosperità degli avvenimenti, che andava coronando le imprese dell’ Emo, faceva risorgere una speranza di futura gloria sul mare, per cui si mostrassero i figli dell’ odierna repubblica non degeneri nel valore marittimo dei loro antenati. Ma di altrettanto non poteva certamente lusingarsi in terra: e meno ancor lo poteva dappoiché tre neutralità sostenute da lei in mezzo ai contrasti delle nazioni, che guerreggiavano in Italia, avevanla quasi alienata dal prendere qual si fosse parte negli affari del continente. Ma non potè fare altrettanto allorché di là dall’ Alpi scoppiò la rivoluzione francese : dovette in quell’ orrendo frangente abbracciare alfine un partito, risolversi ad un sistema politico. Durò bensì grande fatica a determi-narvisi ; resistette quanto più potè : ma pure vi si risolse. Esaminiamone i passi, il contegno, sino dal primo albeggiare della francese rivoluzione. Ella, affatto lontana da qualunque idea di ambizione, fondava la sua prosperità sul ben essere dei popoli a lei soggetti, e la sua politica esistenza sui sinceri rapporti d’invariabile amicizia con tutti i