308 Liimo xv, capo in. sono confermate, circa la liberazione di quelli, che, sebbene fossero nel numero dei congiurati, non conoscevano punto Io scopo della cospirazione, valgono a convincere di menzogna il favoleggiatore romanzesco, falsificatore della Storia del Consiglio dei dieci, il quale con beffarda arroganza scriveva (i) : « Poiché fu morto il doge, » il Consiglio dei dieci si pose a compiere fieramente 1’ opera sua. » Procedette per primo contro Bertucci Faliero, non perchè dai » processi fosse risultalo complice del tradimento, ma per quello • eh’ egli sapeva del tradimento, e del doge che v era dentro (2). » Egli fu condannato a finire i suoi giorni in una prigione forte, » come dice il citato autore, ed in caso che riescisse a sfuggire, » se gli confiscassero lutti i beni mobili ed immobili, e preso, gli » fosse tagliala la testa, e nessuno de’suoi attinenti potesse entrare » a far parie del Consiglio dei dieci. Anche Nicolò Zuccuolo non • risultò reo ; ma non per questo il Consiglio tralasciò di condan-» narlo a rimanere in prigione, finché non fosse tradotto sur un » naviglio a Candia, ove gli toccava di restar relegato per la vita. » E non paghi di ciò, vollero i dieci punire anche nei figliuoli la » supposta colpa del padre, e decisero che lutti i di lui discendenti » non potessero far parte nè esser capi di alcun naviglio armato o » disarmato. Come Bertucci Faliero vennero condannati a finir la » vita in prigione il figliuolo di Filippo Calendaro, perché non » volle farsi delatore del padre, e Marco Forello (3), il quale ben-» chè trovatosi la notte del complotto insieme ad Israello (it) Ber-» tucci, ha sempre protestato di non saperne nulla. Che più ? — » Condannarono i dieci ad un anno di prigione anche Zanello del » Bruni, il quale aveva prese le armi credendo ingenuamente, che » si dovesse andare in servizio della Signoria. Pena di 1000 ducati » d' oro a chiunque osasse mai, anche col tempo, d’ interporsi in » loro vantaggio. » (■) pag. 93 e seg. (2) E qui egli cita il Sanndo. (3) Doveva dire Torello. (4) H valente storiografo lo nominò «empie Israello, anziché Isarello.