116 LIBRO XIII, CAPO XV. professore di medicina, incaricalo di manifestare al doge i suoi sinceri sentimenti per ottenere un accordo. Le istanze di lui erano accompagnate anche da un ambasciatore del marchese di Mantova, il quale desiderava la pace, per non vedere ingranditi di troppo sulla depressione degli Scaligeri i principi confederati. S’ erano raccolti in Venezia, per trattare di questa pace, Obizzo marchese d' Este, Ubertino da Carrara, Guido da Gonzaga, gli ambascialori di Azzo Visconte, quelli de’ fiorentini ed i suddetti inviati di Mastino. Tutti, per verità, la desideravano, perche trovavansi stanchi per le lunghe fatiche ed esausti per le gravissime spese sostenute; mentre tutti d’ altronde avevano soddisfatto le loro brame di vedere depressa la potenza ed umiliato l'orgoglio degli Scaligeri : tulli perciò erano disposti a iraliarne con leale sincerità. Non so quindi su qual fondamento il Villani abbia appoggialo la sua asserzione, che Mastino, per ottenere questa pace, siasi studiato di guadagnare, col potente secreto della moneta, alcuni maggiorenti di Venezia, e segretamente abbia trattalo di pace coi veneziani, rimettendosi tutto in loro e pregandoli nello stesso tempo a non volerlo disfare. E lo dice anche il Muratori sulla fede del fiorentino cronista (2). Ma io dico invece, che questa è una delle molte menzogne, clic il Villani narrò del governo veneto e che io dovrò in altro luogo smentire coi documenti alla mano. Mastino per questa pace offeriva ai principi confederati Tre-vigi, Castelfranco, Bussano, Monsclicc e Cnslebaldo : ma un osiamolo, clic allora sembrava insuperabile, era la sua insistenza di noti voler concedere Lucca ai fiorentini. Della quale insistenza egli ad-duccva a pretesto, che nè i lucchesi volevano accoasenlirvi, né lo avrebbero giammai permesso i fuorusciti delle città vicine, ivi rico-.verati in numero di cinque e più mila. Non giudicò la signoria di Venezia indegni di particolare considerazione siffatti motivi, anzi gli stessi ambasciatori fiorentini furono d’ avviso, che almeno per (i\ Gio. Villani, lib. XI» cap. 89, presso il Muratori, brinai, d Itaì. an. i33q.