170 LIBRO XIV, CAPO II. » sia quello che piace a Dio, mi vogharò dove mi ordinarete dopo » che F è in servicio dell’ università di Yenetia ; et cosi vogò verso » il mar uscendo fuori del porto, et la fortuna et mare pure mulli-» plicava, ma loro non curavano, et andò fuori del porlo, li apparse » una galera armala d’innumerabil quantità de diavoli, che vole- * vano venir in Venetia, et all’ hora san Marco disse verso li suoi * compagni; vedete questa città era per affondarsi et perir dalle » acque; et li compagni dissero, femo quello che noi havcmo a » fare ; et cosi se mossero andar verso la galera ; quo viso ; quelli » diavoli cominciarono a gridare et lamentarsi dicendo; la nostra » via è impedita ; et all’ hora san Marco li fece comandamento nel » nome del Signore Iddio, facendo il segno della santissima Croce, » che quella galera subito con tutti quelli spirili se dovesse disper- * dcr, et subito quella con tutti li demoni] se sommerse in mare » con gran fulgore di vento per modo tale, che più non fu veduta; * quo viso, il vecchiarello stupefallo rese gratie al Signore Iddio et » all’ hora san Marco disse al vecchiarello torna indietro, e voga » al Lido per metter questo compagno alla sua casa, et cosi fu * fallo, et poi ritornò al monasterio di san Zorzi, et ivi dismonlò il » detto, quale andò verso la Chiesa, et il terzo si fece vogar a san > Marco, et gionto che fu sonò la mezza notte, et san Marco disse » al vecchietto; buon huorno quanta gratia ha fatto Dio questa » nolte a questa città, che era in condilione di somergersi, guarda » come F acqua era montata in molte case, guarda quante nave » sono affondate per la fortuna, et cosi era imperoche fa duopo che » dimani tu vadi dalli Procuratori della Chiesa di san Marco, et le » dirai tutto quello, che hai veduto, et sappi, che io sono san Marco » Evangelista, che per li meriti della buona zente et delle tante » elemosine che sì fanno nella città, è liberala per le preghiere de * questi miei compagni et mie, F uno è stato san Zorzi, et F altro » san Nicolò eli’ è nominalo padre de’Marinari et perchè loro cre-» dano questo miracolo, piglia questo anello el darallo alli Procu- > ralori, et digli che ti diamo per tua fatica ducati cinque et non