anno 1379. 453 accordo coi suoi progetti, vieppiù ancora se ne rallegrò, e di qua prese argomento a sperarne felicissima la riuscita. Di miglior voglia pertanto fece alzare le ancore e diede il segnale della partenza. Navigò in allo mare, senza mai fermarsi, e giunse dinanzi a Porto Venere, luogo della repubblica genovese, discosto settanta miglia all’ incirca da Genova. Ila quel porlo due ingressi ; 1’ uno dalla parte di mezzodì, 1’ allro da quella di settentrione ; formati da un’ isola, che vi sta di rimpetto, alla distanza di un mezzo miglio. Lo Zeno vi mandò subito tre fuste ad esplorare se colà dentro vi fossero nemici ; e quando seppe, trovarvisi ancorate sei galere di loro, entrovvi da settenlrione colle sue. Ma i genovesi non avendo coraggio di venire alle mani, levarono 1’ ancora sollecitamente e si diedero alla fuga, uscendo dall’imboccatura che guarda la parte del mezzodì. Le inseguì egli subito, e quelle rientrarono dal lato, eli’ è al settentrione : egli pure vi rientrò dietro a quelle, ed esse uscirono di bel nuovo per 1’ altra apertura. Lo che più volte ricominciò, senza che lo Zeno potesse mai arrivarle ned avere comodità di combattere; ed ormai quel movimento dell’una squadra e dell’ altra pareva prendesse 1’ aspetto di una burla ridicola. Carlo, che volea vincere, ricorse allora all’ astuzia. Divise in due la sua flotta : fece entrare nel porlo cinque galere dalla parte di settentrione ed egli eolie altre uscì da quella di mezzogiorno , acciocché i nemici, da qualunque parie avessero voluto entrarvi, incontrassero opposizione, e le due divisioni veneziane, a qualunque lato si fossero volte, avessero potuto darsi scambievolmente soccorso. Né senza fruito immaginò lo Zeno cotesto modo di combattimento. Imperciocché affacciatisi i genovesi alle galere eli’ erano della sua divisione, ed ingannati dal poco numero di esse, non ebbero più timore ad assalirle. E le assalirono con impeto violentissimo. Ma Carlo, per allontanare da terra i nemici, comandò a’ suoi, che si allargassero all’allo mare. E quelli lo inseguirono, riputandolo fuggitivo. Egli lostochè se li vide quasi d’ appresso, fece voltare le prore ed animò le sue genti alla zuffa. Sorpresi da quella