16 MURO XIII, CAPO 11. chiese ; il nominare i cittadini non nobili alle principali cariche militari del dominio ; I’ esaminare qualunque grazia o privilegio che fosse stalo chiesto al principe e il darne giudizio prima che dal senato se ne decretasse la concessione. Il pieno Collegio aveva inoltre giurisdizione anche su materie economiche, giudiziali ed ecclesiastiche. Perciò deliberava i dazii e le gabelle dello stato e li faceva custodire da uffiziali di sua elezione: decideva le questioni, che fossero insorte circa i privilegi concessi dalla repubblica alle città ; tranne quelli di prima dedizione, su cui decideva il Consiglio dei dieci; e circa i dazii cogli appaltatori e col pubblico erario. Si radunava questo collegio qualunque giorno : ma perche le sue radunanze fossero legali, era d’ uopo che almeno lo componessero quattro consiglieri ducali, due capi dei Quaranta, tre savi del consiglio dei Pregadi c tre della tcrraferma. — Ed ecco brevemente abbozzate fin qui le primarie adunanze, che formavano il corpo imperante della veneziana repubblica. Vengo ora a dar compendiosissime notizie delle magistrature c degli uffizii, che ne formavano il grande corredo. Le quali nominerò con qualche ordine, acciocché ognuna resti compresa nella sua classe particolare, a tenore delle materie che loro appartenevano. Anche di queste alcune furono già da me nominate in addietro, perché ne avvenne 1’ istituzione nei secoli, di cui ho già narrato: la maggior parte, furono stabilite in tempi posteriori : di tutte un qualche cenno. Gli affari, di cui occupavansi, erano il Culto, la Polizia, il Commercio, 1’ Agricoltura, I' Educazione c la Letteratura, la Politica, la Milizia, I’ Economia, la Giustizia, le Leggi. Del Cullo formavano parte in principalità le magistrature : — 1, degli Esecutori contro la bestemmia, a cui spettava il punire i colpevoli di questo vizio, i profanatori dei luoghi sacri, i violatori delle fanciulle con promessa di matrimonio, le meretrici e gli offensori dei nobili : vegliavano anche sulla stampa dei libri, sul buon ordine e sulla quiete della città; sui forestieri, che fossero giunti *