\Mo 1378. 455 Zanin, gonfaloniere di Piacenza, Alvise Salvadcgo, Michele Naton, Simone de Sturion consigliere, Damiano Pezon. Tulli questi, giunti a Venezia, furono collocati, alcuni nelli magazzini di Terranuova ed alcuni in quelli di san Biagio. Verso di loro fu commendevole la carità di alcune dame veneziane, le quali prestarono ad essi pietoso uffizio di assistenza : i nomi di esse ci vennero tramandati dalle cronache, né li degg’ io escludere da queste pagine. Ci £Ì ricordano infatti : Anna Falier, Caterina di Mezzo, Francesco Bragadin. Bertuzza Michel, Chiara Bon, Margherita Michel, Marchesina Bembo, Cataruzza dalle Preson. Giunta a Genova la notizia di si considerevole sconfitta, il popolo sollevossi a tumulto contro il doge Domenico da Campo Fre-goso, quasiché ne foss’egli stalo la prima cagione ; ne assali il palazzo; lo saccheggiò; fece prigionieri il principe e suo fratello Pietro; li maltrattò gravemente, e in fine lolse loro la vita. E tanto fu lo scompiglio della concitata plebe, che, sebbene alcuni de’ nobili si fossero radunati, secondo il solito, al convento dei frati minori, per eleggere un nuovo doge, il popolo vi elesse tumultuosamente Nicolò de Guardio, detto da taluni invece Nicola Gualio. Questi armò con tutta sollecitudine alcune altre galere in assistenza delle quattro scampate dalla rotta, sicché a poco a poco poté porre in piedi una squadra di quattordici legni. Tre in frattanto delle fuggite dal combattimento di Capo d’Anzio presero la via del nostro golfo Adriatico ; sorpresero e spogliarono quante navi veneziane